Le indagini della Procura si concentrano sui lavori di sbancamento in corso nell’area per realizzare un’autorimessa, cercando permessi e autorizzazioni che spieghino l’eccesso di posti realizzati rispetto a quanto dichiarato.
Proseguono le indagini per risalire alle reali cause del crollo avvenuto lo scorso 15 maggio in vico San Marco a Miradois nel quartiere Sanità, a Napoli. Una voragine, quella venutasi a creare, che ha obbligato decine di persone a lasciare le rispettive abitazioni, nelle quali ancora non sono potute rientrare. E c’è una novità nell’inchiesta aperta dalla Procura per disastro, ovvero la scoperta nel sottosuolo di un garage che si trova proprio in prossimità del luogo del crollo. trovati, come riporta un articolo del ‘Mattino’, a firma del collega Leandro Del Gaudio, 800 posti auto a fronte dei 50 dichiarati: 750 in più.
Le indagini, quindi, adesso vanno alla ricerca di permessi e autorizzazioni che confermino la correttezza dell’attività svolta dai titolari dell’autorimessa. Come confermato dagli stessi, che respingono fermamente l’ipotesi, su cui si sta concentrando il lavoro del pool guidato dal procuratore aggiunto Simona Di Monte, di lavori di sbancamento non consentiti alla base del disastro. Si indaga su siti abusivi, prestanome e incassi facili nel sottosuolo.
Intanto per il 9 giugno è previsto un appuntamento in Comune per gli sfollati, che non vedono l’ora di rientrare nelle rispettive abitazioni.