Ursula Franco, medico e criminologo che si occupa soprattutto di morti accidentali ed errori giudiziari: la donna era in preda a un delirio persecutorio.
Il 3 agosto scorso, Viviana Parisi e suo figlio Gioele si sono allontanati da casa per raggiungere un vicino centro commerciale. La Parisi è stata coinvolta in un incidente in autostrada, a più di cento chilometri da casa, nei pressi di Caronia, Messina. Dopo il sinistro, la Parisi ha scavalcato il guard rail con il bambino in braccio ed è scomparsa nel bosco. Il corpo di Viviana Parisi è stato ritrovato il 9 agosto a poche centinaia di metri dal punto in cui era stata vista l’ultima volta con suo figlio Gioele di 4 anni. Il 19 agosto un carabiniere in pensione ha trovato i resti di Gioele a poche centinaia di metri dal luogo del rinvenimento del corpo della madre.
Sul caso abbiamo intervistato la criminologa Ursula Franco che è medico e criminologo e si occupa soprattutto di morti accidentali e suicidi scambiati per omicidi e di errori giudiziari. È stata consulente dell’avvocato Giuseppe Marazzita, difensore di Michele Buoninconti; è consulente dell’avvocato Salvatore Verrillo, difensore di Daniel Ciocan; ha fornito una consulenza ai difensori di Stefano Binda dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi. Binda, il 24 luglio 2019, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
Dottoressa Franco, come sono morti Viviana e Gioele?
Escludo che si tratti di omicidio/suicidio. Per il poco che è trapelato in merito alle risultanze autoptiche il quadro lesivo mi sembra atipico per una precipitazione. Se Viviana ha fratture solo alla colonna vertebrale, tali fratture potrebbero essere la conseguenza dell’incidente stradale da lei provocato. Le fratture vertebrali sono infatti compatibili con una decelerazione dovuta al tamponamento. L’incidente potrebbe averle anche provocato lesioni agli organi interni con conseguente emorragia. Viviana è morta per le conseguenze dell’incidente e la disidratazione. Per quanto riguarda Gioele, poiché non è stata eseguita ancora l’autopsia, posso ipotizzare che sia morto per disidratazione.

Dottoressa, perché Viviana non ha atteso i soccorsi?
Perché era in preda ad un delirio persecutorio, aveva perso il contatto con la realtà e vedeva nei soccorritori dei “nemici”, per questo motivo è scappata nel bosco con Gioele.
Dottoressa Franco, Viviana era anche in preda ad un delirio mistico?
Viviana era in preda ad un delirio persecutorio e si era avvicinata alla fede, non era in preda ad un delirio mistico, viveva solo una crisi religiosa. Il delirio mistico è un delirio in cui il soggetto sperimenta un particolare, esclusivo e intimo rapporto con la divinità e in qualche modo ne entra a far parte (Lorenzini e Coratti, 2008), non il caso della Parisi.
Dottoressa Franco, e se fosse omicidio/suicidio?
È nella paranoia la chiave di un eventuale omicidio/suicidio, non nella crisi mistica. Viviana potrebbe aver ucciso Gioele perché riteneva che potessero toglierle la potestà genitoriale e non perché fosse in preda ad un delirio mistico. Per spiegarsi la dinamica dei fatti è necessario tenere in considerazione il contenuto del suo delirio in quanto i comportamenti dei soggetti paranoici sono una conseguenza delle loro idee deliranti. Infine, se Viviana ha ucciso Gioele non l’ha fatto perché fosse depressa e non vedesse per sé e per il figlio un futuro, come nei casi di suicidio allargato, lo ha fatto in preda ad un convincimento paranoide.