Sotto gli occhi di turisti e polizia municipale
di Giancarlo Tommasone
Da più di una settimana una parte della Galleria Umberto I è occupata da alcuni senzatetto, che per ripararsi dal freddo, hanno deciso di allestirvi alloggi di fortuna. Tutto ciò capita all’interno di uno dei simboli della città, e rappresenta un pessimo biglietto da visita per l’immagine di Napoli, invasa dai turisti. Prima di tutto per una questione morale, perché il Municipio del capoluogo partenopeo, per dimenticanza o per distrazione (immaginiamo), non è ancora intervenuto per aiutare i senza fissa dimora a trovare una sistemazione degna della dimensione umana.
E per il decoro di Napoli, visto che all’ingresso di uno dei lati della galleria, tappa obbligata per chi visita la città, è possibile imbattersi in rifugi di coperte e cartoni. Tra l’altro, qualche giorno fa, un turista che si è avvicinato troppo all’accampamento, sarebbe stato aggredito da uno degli occupanti, tanto che è dovuta intervenire la polizia municipale. Risulta assai singolare che i servizi sociali del Comune non siano stati avvertiti della presenza dei senzatetto in Galleria, e non abbiamo messo in campo le misure necessarie a risolvere la criticità.
Nel caso, da Piazza Municipio nessuno si sia accorto di quanto avviene a un tiro di schioppo dal Comune, segnaliamo la cosa all’assessore alle Politiche sociali, Monica Buonanno; al delegato al Decoro, Luigi Felaco, e all’assessore Alessandra Clemente, che tra le deleghe ha anche quella all’Immagine e promozione della città. Lo facciamo, sia ben chiaro, non per invocare sgomberi di persone che cercano solo di ripararsi dalle intemperie, ma perché è impensabile che la terza città d’Italia, che si vanta di essere centro universale di accoglienza e di amore, non sia in grado di aiutare figli ed ospiti in difficoltà.
Tra l’altro, la Galleria è meta delle scorribande di baby-gang e teppistelli (che proprio la notte scorsa hanno attaccato l’albero di Natale), e anche i senzatetto rientrano tra gli obiettivi dei balordi. Nei confronti di persone senza fissa dimora si sono già registrate aggressioni.
Indirizziamo
il messaggio
anche al sindaco
Luigi de Magistris
Giriamo il messaggio di Sos, anche a Luigi de Magistris, che, invece di occuparsi sempre e solo di massimi sistemi, e cercare di capire se il drone che ha ucciso il generale Qassem Suleimani sia partito o meno da Sigonella, potrebbe essere maggiormente attento a quanto accade in città, a pochi metri dal Comune. Così, come scrive qualche ora fa sulla propria pagina Facebook, potrà cercare di «consolidare i magnifici risultati raggiunti in taluni settori – cultura e turismo, in primis – e migliorare servizi strategici che sono oggettivamente in affanno: rifiuti, trasporto e decoro, in primo luogo».