di Giancarlo Tommasone
Ufficialmente Serenella Fucksia è stata espulsa dal Movimento 5 Stelle per non aver restituito parte dello stipendio da parlamentare per sei mesi. La votazione on line ne decretò l’inesorabile allontanamento dal M5S. Contro la sua permanenza nelle fila dei pentastellati il 92,6% dei votanti. Era la fine del 2015.

Sono passati un paio d’anni da allora e il caso dei rimborsi è tornato d’attualità. Stylo24, dopo essersi occupato dello stato delle restituzioni per i consiglieri grillini della Regione Campania, ha analizzato la situazione anche a livello nazionale. Lo ha fatto utilizzando ancora una volta il blog tirendiconto.it, dove è possibile accedere ai dati relativi alle restituzioni. Ci siamo resi conto che la stragrande maggioranza dei parlamentari uscenti è rimasta ferma con i bonifici a dicembre del 2017. Nessuno ha effettuato la restituzione oltre la fine dello scorso anno.

Eppure per il compimento della legislatura mancherebbero all’appello i mesi di gennaio, febbraio e parte di marzo del 2018. Non volendo entrare nei meandri dei regolamenti interni relativi ai rimborsi, ci siamo soffermati a spulciare i profili dei parlamentari. E risulta che la grillina al Parlamento con più arretrati, ferma cioè al bonifico effettuato ad agosto del 2017, è la sammaritana (originaria di Santa Maria Capua Vetere, ndr) Vega Colonnese.

Stylo24 ha raccolto le sue dichiarazioni circa il prolungato ritardo relativo alla restituzione. Abbiamo infatti notato che aveva superato i sei mesi – settembre, ottobre, novembre, dicembre 2017; gennaio e febbraio 2018 – e ricordandoci del caso Fucksia (espulsa per sei mesi di mancate restituzioni), abbiamo voluto comprendere che cosa sarebbe potuto accadere alla parlamentare campana. Ne facciamo un discorso di trasparenza, che però non deve essere letto come una provocazione.
Del resto se il M5S pubblica sua sponte il resoconto della lodevole iniziativa, a maggior ragione se c’è un dubbio, chiediamo ai diretti interessati di chiarirlo.
“Effettivamente c’è questo ritardo – afferma Vega Colonnese – dovuto a una situazione personale che non sto qui a spiegare, ma provvederò a mettermi in linea al più presto. Voglio ribadire che dietro questi ritardi non c’è alcun tipo di speculazione o di tentativo di arricchimento personale”. In realtà non avevamo chiesto né il perché della mancata restituzione, né tanto meno avevamo parlato di speculazioni o arricchimenti di qualsiasi genere. E nemmeno avevamo fatto alcuna insinuazione, ma tant’è.

“Mi permetto di essere aggressiva perché questa mi sembra un’insinuazione – continua la parlamentare uscente – Tra l’altro non mi sono ricandidata per una mia situazione personale e mi fa piacere che si effettuino questi controlli. Ribadisco, ci metteremo in linea perché le regole interne vanno rispettate e sono d’accordo che vadano rispettate. Non ho niente da nascondere”.
Facciamo notare a Colonnese che Serenella Fucksia era stata espulsa dopo sei mesi di mancate restituzioni, il periodo che ha da poco superato anche lei.
“Non mi si accosti a chi è passato al misto (gruppo misto, ndr) o si è comportato in maniera scorretta col Movimento. Per quanto riguarda i rimborsi si deve rendicontare fino a dicembre 2017, poi con un’altra tranche si copriranno i mesi del 2018, non so precisamente con quale modalità”, conclude Colonnese.
E se non lo sa lei, figuriamoci noi. Comunque, facendo una media di quanto restituito dalla parlamentare, mese per mese, da marzo ad agosto 2017, ci sarebbe da destinare al microcredito una cifra che si aggira sui 9.500 euro.
Naturalmente tutto varia pure in base a quanto percepito come indennità. Resta qualche dubbio, ma vogliamo sottolinearlo, relativo in generale, esclusivamente alla dinamica e ai tempi della restituzione. Nessuna insinuazione, per carità, ci atteniamo ai fatti. E i fatti evidenziano ritardi diffusi.