L’operazione.
Usura, estorsione e tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. Di questo dovranno rispondere Rita e Francesco Rinaldi, figli del capoclan Antonio Rinaldi ‘O Giallo’, morto negli anni Novanta nel corso di un agguato di camorra, e nipoti dell’attuale capoclan Ciro Rinaldi ‘My Way’.
I due sono stati arrestati nel corso di un’operazione condotta dai carabinieri di Cercola (Napoli) e Chiavari (Genova) che hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura distrettuale antimafia di Napoli. In totale sono quattro le misure cautelari (3 in carcere e un divieto di dimora in provincia di Napoli) emesse dai Gip dei tribunali di Napoli e Genova a carico di altrettanti soggetti affiliati al clan Rinaldi, operante nella zona San Giovanni a Teduccio a Napoli est. Oltre a Francesco e Rita Rinaldi ci sono anche Salvatore Tibello e Luigi Striano tra le persone destinatarie di misure cautelari.
Le indagini dei carabinieri sono partite ad ottobre 2019 dopo la denuncia di un imprenditore di Pollena Trocchia e hanno accertato l’esistenza di un prestito da 40mila euro contratto a settembre 2018, con un tasso usuraio del 30% annuo. Le minacce e le intimidazioni delle persone arrestate hanno colpito non solo la vittima ma anche dei suoi familiari.