di Giancarlo Tommasone
Il capogruppo forzista in consiglio regionale della Campania, Armando Cesaro, presenta una interrogazione all’attenzione del governatore, Vincenzo De Luca; l’interpellanza è relativa al caso dei 5.600 volontari che l’organizzazione dei giochi studenteschi sta provando a reclutare, praticamente a costo zero.
Il caso è stato sollevato da Stylo24 attraverso un’inchiesta:
la nostra testata si è interrogata sull’opportunità da parte
della Regione di «reclutare» migliaia di volontari
senza corrispondere loro alcun rimborso.
Tutto ciò in un territorio come quello campano, che ogni giorno fa i conti con la crisi che interessa l’occupazione giovanile, e a fronte di un investimento totale di oltre 200 milioni di euro. A condividere le nostre perplessità sono stati, tra gli altri, anche l’ex presidente dell’Aru (Agenzia regionale Universiadi), Raimondo Pasquino e l’ex assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi.

Ma tornando all’interpellanza presentata da Cesaro, nel documento viene sottolineato che a partire dal giorno 22 maggio 2018 è stato avviato, attraverso uno specifico format del sito www.universiadenapoli2019.it il reclutamento di volontari maggiorenni «da impiegare in tutti gli impianti sede di eventi e nel villaggio atleti, giovani e meno giovani disponibili ad impegnarsi per almeno 5 giorni su turni di 6-8 ore».

A detti volontari così come reclutati, ai quali saranno peraltro somministrati diversi training, vengono testualmente «“offerti”, oltre all’assicurazione di rito contro eventuali infortuni: “L’uniforme ufficiale di Napoli 2019; cibi e bevande per ogni turno di lavoro; accesso ai mezzi di trasporto per raggiungere il luogo interessato; certificato di partecipazione ufficiale».
Non c’è traccia, dunque, del riconoscimento di un rimborso
di natura economica nei confronti dei volontari.
«Stando a quanto riportato dalla stampa ed in particolare da un’inchiesta del giornale on line Stylo24 – è scritto nell’interrogazione presentata da Cesaro – non risulterebbe in nessun atto alcun indennizzo a favore dei sopraccitati volontari; tale circostanza sembrerebbe avvalorata dall’assenza di informazioni di merito tanto sul sito istituzionale dell’Agenzia regionale per le Universiadi 2019 quanto in quello specifico all’indirizzo web https://volunteer.universiade2019napoli.it/faq».

Nel documento viene pure sottolineato che «attesa la durata del lavoro, l’obbligo di formazione e la responsabilità di un impiego che attiene alla importante funzione di interfaccia e collegamento tra Aru e le delegazioni provenienti da 160 Paesi del mondo, questa mancata previsione appare quanto meno inopportuna; che la volontarietà espressa all’atto della candidatura non può essere considerata tout court gratuità, tanto più se si considera che il loro ruolo (quello dei volontari) è centrale per la buona riuscita dell’evento».
Considerate tali premesse, attraverso l’interpellanza si interroga il presidente De Luca, per sapere se «non si ritenga inopportuna la mancata previsione di un indennizzo a favore dei volontari di cui alla premessa; quali iniziative si intendano adottare, in caso positivo, per garantire opportunamente ai sopraccitati volontari un congruo indennizzo o comunque rimborso economico a fronte delle mansioni svolte».
Il consigliere Armando Cesaro ha spiegato i motivi
che lo hanno portato a presentare l’interrogazione.
«Il lavoro va tutelato in tutte le sue forme e in tutte le sue applicazioni. Non lo dico io ma l’articolo 35 della Costituzione e per quanto volontaristico possa essere è pur sempre lavoro. Tant’è che il datore ha l’obbligo di stipulare un’assicurazione che copra eventuali infortuni mentre il volontario ha l’obbligo di frequentare i training, cioè gli incontri di formazione, assumendosi poi precise responsabilità rispetto alle mansioni affidategli. A questo punto, visto che il ruolo di queste figure è fondamentale per la riuscita dell’evento e che seppur di brevissimo periodo, si tratta pur sempre di un’occasione di lavoro, non si capisce perché non si è pensato a mini-contratti veri e propri. A questo punto, però, neppure si comprende il perché negare loro un indennizzo o il classico rimborso spese previsto praticamente sempre per questi casi. Francamente sorprende che l’assessore non ne sappia nulla. Ecco perché mi sono visto costretto a presentare un’interrogazione». L’assessore a cui si rivolge Cesaro, è la delegata regionale al Lavoro e alle Risorse umane, Sonia Palmeri, che, intervistata da Stylo24, ha dichiarato di non essere a conoscenza della circostanza relativa ai volontari da impiegare a costo zero.