Uno degli investigatori ingaggiati all’epoca dal club azzurro per seguire Maradona svela un aneddoto da brividi che certifica, ancora una volta, l’immensa generosità di Diego
di Stefano Esposito
Antonino Restino, attuale presidente dell’Az-Investigation che fu ingaggiato dal Napoli come investigatore per seguire Maradona, a La Gazzetta dello Sport ha raccontato alcuni aneddoti sul Pibe de Oro:
«La mia agenzia aveva un compito investigativo assegnato dal Napoli. Durò due anni, 1988 e 1989, all’incarico lavoravamo in 15. Investigare il più grande giocatore di tutti i tempi, Diego, in quegli anni meravigliosi e maledetti non è stato facile, ma allo stesso tempo è stata una delle esperienze più esaltanti della mia vita.
Tutti vogliono sapere della droga, della camorra, ma la droga non gliela portavano i camorristi. Quella foto con i Giuliano è esistita, certo, fa parte della storia. Ma Maradona era molto altro.
Un giorno eravamo a Mergellina, una donna riuscì a incontrare Diego in un ristorante grazie a un amico cameriere: gli raccontò del suo disagio, della sua condizione economica, dei suoi drammi familiari. Diego si tolse un orologio di grande valore e disse: “Prendilo, fattelo valutare bene”».