Pozzuoli | designer realizzano innovativi souvenir per Macellum
Niente più tazze, calamite o portachiavi: tra le nuove frontiere del design si fa spazio l’idea di trasformare il souvenir. Non più un oggetto standardizzato, ma un ricordo che possa davvero raccontare il luogo visitato. Nell’ambito di Arkeda, il Salone dell’architettura, edilizia, design e arredo che si è tenuto a Napoli, l’Adi Campania ha promosso un concorso che ha consentito a giovani designer, architetti, ingegneri e progettisti di presentare il progetto di un souvenir capace di promuovere l’immagine del Tempio di Serapide, o Macellum, sito archeologico di Pozzuoli. Presentati oltre 50 progetti. Vincitori del bando i designer che hanno progettato «Hydra», una scatola con delle piantine aromatiche realizzata con materiali ecosostenibili, terracotta e ceramica, e «Macellum card game», un mazzo di carte con una precisa simbologia che ricorda l’antico mercato alimentare.
«Il parco archeologico dei Campi flegrei – ha spiegato alla Dire il presidente di Adi Campania Andrea Jandoli – sta facendo molto per rilanciare il territorio. Insieme abbiamo lanciato un piccolo concorso per la realizzazione di souvenir. Siamo abituati alla stereotipia del souvenir, che riproduce l’oggetto, che è una piccola copia del monumento visitato o un oggetto riproposto da altre culture e fatture che appartengono a una produzione che viene dall’oriente. Dobbiamo reinterpretare il souvenir dandogli un ruolo culturale, partendo dal ricordo dello storico souvenir di Pozzuoli, una famosa fiaschetta vitrea contenente un nettare, un vino locale molto buono, che riportava dei decori in ricordo della città». Il concorso è stato promosso, con Adi Campania, dalla società La Terra dei Miti, dalle associazioni culturali Amartea e Aporema Onlus e da Graficamente, la società che gestisce il sito del Macellum per il Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Nessun limite alla scelta dei materiali, purché ecosostenibili o di recupero e riciclabili.
Quarto Flegreo | Al via nuova videosorveglianza urbana
È costituito da 30 telecamere che terranno sotto controllo territorio, targhe auto e ambiente il sistema di videosorveglianza del Comune di Quarto popoloso comune dell’area flegrea alle porte di Napoli. Il nuovo impianto è stato presentato questa mattina, alla presenza del viceprefetto Filippo Romano, commissario per la Terra dei Fuochi, del comandante della Tenenza carabinieri di Quarto, del comandante della Polizia Locale, del vicesindaco Giuseppe Martusciello e del sindaco Antonio Sabino. I dati sono tutti crittografati in linea con quanto disposto dal Garante nazionale della Privacy. Le multe arriveranno sia per posta ma anche attraverso i posti di blocco: i caschi bianchi sono stati dotati di tablet in grado di segnalare l’arrivo verso di loro di auto prive di assicurazione o revisione obbligatoria, in tal modo si procederà nei casi previsti direttamente al sequestro dei veicoli. Per tutti gli altri, i verbali arriveranno comunque a casa.
Ma le telecamere saranno fondamentali anche per chiarire la dinamica di alcuni sinistri stradali, accertando in modo chiaro le responsabilità ed anche per debellare alcuni fenomeni di commercio abusivo e di scarico abusivo di rifiuti. Entro il 31 dicembre il sistema sarà ampliato con ulteriori telecamere puntate su via Masullo, su via Vaiani e su via Pietra Bianca, in modo da controllare i principali punti di accesso al territorio di Quarto. Saranno in tutto 30 le telecamere di ultima generazione attive o da attivare entro il 31 dicembre prossimo e tutte gestite da un evoluto software gestionale ed in grado di essere accessibili rapidamente sia alla Polizia Locale sia anche alle altre forze di Polizia del territorio, a cominciare dalla Compagnia dei Carabinieri di Pozzuoli che avrà un collegamento diretto.