Agguato la scorsa notte a Napoli, nel quartiere Scampia: ucciso con una decina di colpi di arma da fuoco il 21enne Nicola Notturno, figlio del boss Raffaele Notturno, dell’omonimo gruppo del clan degli Scissionisti. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, colpito in via Ghisleri, è morto mentre il servizio di emergenza 118 lo stava trasportando all’ospedale San Giovanni. Indagano gli agenti del commissariato Scampia e della Squadra Mobile.

Il boss Raffaele Notturno è imparentato con l’altro capoclan di Scampia, Gennaro Notturno, che da qualche settimana si è pentito iniziando a raccontare i segreti della faida di Secondigliano tra il gruppo degli scissionisti e quello del boss Ciruzzo ‘o milionario, al secolo Paolo Di Lauro. Che si tratti di una vendetta per l’inizio della collaborazione con l’autorità giudiziaria?
Il papà della vittima fu arrestato il 17 dicembre del 2012 dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli. Era considerato il reggente dell’omonimo clan camorristico, alleato con il gruppo Abete-Abbinante, uno dei cartelli criminali in lotta nella faida per il controllo delle piazze di spaccio. Raffaele Notturno – fratello di Vincenzo, capo dell’omonimo clan, allora detenuto – era ricercato da gennaio dopo un ordine di carcerazione a 2 anni e 11 mesi di reclusione che gli era stato inflitto per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. I militari dell’Arma lo individuarono e bloccarono mentre si trovava in un appartamentino del lotto TB di Scampia, protetto da telecamere e cancello blindato.