Una scena mai vista quella presentatasi agli occhi del poliziotto presso l’ospedale Santobono.
“Una scena che non ho mai visto e che ancora faccio fatica a ricordare. La bimba aveva la faccia piena di lividi, sfigurata, rossa dappertutto e gli occhi erano neri. Quando la chiamai, lei per guardarmi in faccia con le manine si alzo’ le palpebre”. Questo il drammatico racconto di un agente della polizia di Napoli che il 28 gennaio fu mandato all’ospedale pediatrico Santobono perche’ vi era ricoverata la sorellina di Giuseppe, il bimbo di 7 anni ucciso dalle percosse del patrigno a Cardito, in provincia di Napoli.
Il poliziotto e’ testimone nel processo contro Tony Essobti Badre e Valentina Casa, rispettivamente il patrigno di Giuseppe e la madre della piccola vittima. Badre e’ sotto accusa per omicidio e tentato omicidio della bimba 12enne, la donna per comportamento omissivo. “Lei aveva la forza di parlare e mi disse che dovevamo portate in prigione suo padre, la sera beveva la birra e li picchiava, e mamma doveva chiamare i carabinieri. Poche ore dopo sarebbe stata operata all’orecchio che era parzialmente staccato per gli schiaffi ricevuti”, aggiunge il teste.