La Corte d’Appello ha ridotto la condanna per i ragazzi accusati dell’omicidio del 19enne a Torre Del Greco
La Corte d’Appello ha ridotto la pena per i due ragazzi accusati dell’omicidio di Giovanni Guarino, il giovane di 19 anni ucciso a coltellate lo scorso anno durante la festività delle Palme, all’esterno di un luna park nel quartiere Leopardi di Torre del Greco, Napoli. La difesa dei sedicenni, guidata dall’avvocato Mauro Porcelli, ha comunicato la decisione dei giudici dopo un’ampia discussione in Camera di Consiglio. La sentenza impugnata è stata riformata, portando a una riduzione della condanna di due anni e otto mesi di reclusione. La pena complessiva per l’omicidio e gli altri reati contestati è stata fissata a dodici anni di reclusione. Il Procuratore generale, invece, aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado.
Durante il processo di appello, la difesa dei due imputati ha sostenuto l’accoglimento dei motivi di appello e, in particolare, ha richiesto l’assoluzione piena per entrambi i ragazzi. L’avvocato Porcelli ha in particolare «evidenziato – come ricorda lui stesso – ripercorrendo il lungo e complesso atto di appello presentato, – tutte le incongruenze e le contraddizioni emerse e la piena assenza di elementi a sostegno del giudizio di condanna dei minori. Entrambi i ragazzi, inoltre, hanno nuovamente professato la loro innocenza, ribadendo a gran voce di aver subito una ingiusta condanna».
«Questo risultato – aggiunge il legale – è la conferma di quanto la difesa dei minorenni ha da sempre sostenuto: questo procedimento non ha un esito sereno, perché non vi è la prova certa della responsabilità dei due ragazzi. I dubbi sull’effettivo svolgimento dei fatti sono troppi e insuperabili e le dichiarazioni dei soggetti presenti (molti dei quali ascoltati con le indagini difensive) non chiariscono la dinamica di quanto accaduto. Proprio per tali ragioni sia il gip, in primo grado, sia la Corte di Appello, hanno manifestato nei rispettivi provvedimenti tutta la difficoltà di addivenire ad un limpido giudizio di condanna». «La difesa dei minori – conclude l’avvocato Mauro Porcelli – attende con impazienza il deposito della sentenza di appello avverso la quale sarà sicuramente proposto ricorso per Cassazione, dal momento che l’obiettivo finale da raggiungere è la piena dichiarazione di innocenza dei due minorenni e la loro piena assoluzione».