di Giancarlo Tommasone
Gonfiare il valore degli immobili con false valutazioni per accedere a mutui bancari attraverso cui sarà elargito anche il doppio del prezzo effettivo di quanto si acquista. Sembra un affare a perdere, ma non lo è. E’ invece la tecnica utilizzata dai clan per arrivare a guadagnare anche 50mila euro all’anno investendone nessuno. Il tutto grazie a un geometra colluso e a una rete di consulenti finanziari «amici». Nella zona di San Giovanni a Carbonara lo conoscono tutti come il «geometra».

E’ l’anello di congiunzione tra i Contini, i clan di Forcella e del centro storico con il mercato immobiliare napoletano. La sua specialità? Documentazione prodotta ad hoc «per portare, per esempio, il prezzo di un immobile dai 30mila del valore reale fino a 75mila euro». «Quando qualche anno fa è deceduto, il giro illecito ha subìto un brusco stop», spiega una fonte confidenziale a Stylo24. Mettiamo che la camorra voglia investire nell’acquisto di un bilocale fronte strada. Il prezzo reale è proprio di 30mila euro. Entra in campo il «geometra» che certifica – tramite falsa documentazione – che il valore è di 75mila. Il secondo step è affidato al consulente finanziario che ha il compito di disegnare il profilo del perfetto pagatore. Il prestanome risulterà avere reddito adeguato e tutte le credenziali per accedere al mutuo. L’incartamento è vagliato sfruttando vie preferenziali e arriva il via libera: l’istituto di credito però, a fronte dei 75mila euro richiesti, è disposto a fornirne 60mila.

Ok, vanno bene. Non appena i soldi vengono elargiti, passano dal conto della «testa di legno» alle casse del clan. Si liquida in contanti il proprietario consenziente del bilocale con i 30mila euro pattuiti. Ne restano altri 30mila. Si pagano le prime due rate del prestito (500 euro mensili), poi nulla più. Nel frattempo il bilocale è stato attrezzato per ospitare 20 extracomunitari che dormiranno in letti a castello e su materassini. Il fitto di un posto letto si attesta in media sui 100 euro al mese. Dopo la mancata restituzione del prestito, la banca comincia a muoversi per entrare in possesso dell’immobile. I tempi sono lunghi, ci riuscirà dopo circa un anno. Facciamo un po’ di conti. La camorra ha ricevuto 60mila euro di mutuo; 30mila li ha usati per pagare il proprietario; ne restano altri 30mila. Ci sono poi i 24mila euro intascati in un anno, provenienti dal fitto del bilocale. In totale fanno 54mila euro a cui bisogna stornare i 4.000 di spese (le due rate del prestito versate e le parcelle da 1.000 euro a testa al «geometra», al consulente finanziario e al prestanome). Guadagno netto in 12 mesi senza investire un centesimo: 50mila euro.
(4-continua)
Leggi le precedenti puntate:
Prima puntata
Seconda puntata
Terza puntata