di Giancarlo Tommasone
Dopo aver recuperato l’ordine di servizio dell’Unità operativa della Polizia municipale di Chiaia, relativo al 25 marzo scorso (giorno in cui si è tenuto il flash mob organizzato da Tony Colombo in Piazza del Plebiscito), Stylo24 è riuscito a prendere visione (sempre in esclusiva) anche di quello del 28 marzo, quando si sono celebrate le ribattezzate nozze trash, tra il cantante neomelodico e Tina Rispoli (vedova del boss Gaetano Marino).
Ebbene, all’interno del documento
che porta in calce la firma
del comandante di reparto,
Sabina Pagnano, ci siamo imbattuti
in due «chiamate»
che stabiliscono per le ore 10.00,
di «attenzionare
manifestazione Maschio Angioino»

Quella mattina, presso il castello, nella Sala della Loggia, – ribadiamo – si sono celebrate le nozze di Tony Colombo: è questa la manifestazione da presidiare da parte della polizia municipale? La stessa mattina doveva svolgersi anche un altro evento, quello dei «100 Passi», dedicato alle vittime innocenti della camorra, ma è stato spostato il giorno prima: trasferito dalla Sala dei Baroni del Maschio Angioino alla Sala Giunta di Palazzo San Giacomo. Il fatto che il cambio di location sia stato ufficializzato il 27 marzo (e quindi non deciso la mattina del 28), è stato confermato al nostro giornale da Vincenzo Castaldi (papà di Paolo, il giovane ucciso dalla camorra il 10 agosto del 2000, per uno scambio di persona), che ha dichiarato di essere stato avvertito del trasferimento, dagli uffici dell’assessore Alessandra Clemente, proprio il 27.
Stabiliti i tempi,
possiamo, quindi,
dedurre che l’unico evento da presidiare
(evidentemente per la criticità di natura
organizzativa insita
nell’evento stesso)
la mattina del 28 marzo,
è quello
del matrimonio del cantante neomelodico
A questo punto, qualcosa non quadra nelle dichiarazioni rese dal sindaco Luigi de Magistris e dall’assessore Clemente, che commentando quanto registratosi e per il corteo nuziale a Secondigliano, e per il flash mob, e per la ressa al Maschio Angioino in occasione delle nozze, hanno parlato di tempestività di intervento da parte della polizia municipale. «Noi – ha detto il sindaco – abbiamo agito con tutta la nostra articolazione fin da subito prima ancora del clamore mediatico con sanzioni e rigore da parte della polizia municipale. La tempestività con cui hanno agito l’assessore Clemente e la polizia municipale è encomiabile». Di quegli stessi interventi, che abbiamo definito intempestivi (spiegando anche il perché), abbiamo scritto ampiamente, ma ora bisogna soffermarci sull’aggettivo tempestivo. Che si utilizza per descrivere azioni, o meglio reazioni, dettate da condizioni di emergenza, inaspettate.
E allora, se era stato previsto da parte dei vigili, di attenzionare la manifestazione al Maschio Angioino (come da ordine di servizio del 28 marzo), e quindi ci si aspettava un certo tipo di afflusso e di criticità, riguardo al controllo effettuato presso il castello partenopeo, si può parlare di inadeguatezza, di inefficacia e non certo di tempestività. La tempestività è un’altra cosa: si verifica, lo ribadiamo, quando si reagisce rapidamente ed efficacemente rispetto a qualcosa di inaspettato. Non per un evento di cui si era a conoscenza e rispetto al quale era stato programmato anche il monitoraggio.
Adesso occupiamoci
del trasferimento
del convegno in memoria
delle vittime innocenti
della camorra
Luigi de Magistris dichiara: «Nel momento in cui ci si è resi conto che tante persone stavano affluendo al Maschio Angioino per le nozze del cantante neomelodico, abbiamo ritenuto opportuno trasferire il convegno sui cento Passi nella sala Giunta». Il convegno, però, non è stato trasferito la mattina del matrimonio (il 28 marzo, «quando ci si è resi conto che tante persone stavano affluendo al Maschio Angioino per le nozze del cantante neomelodico»), bensì il giorno prima. Quando sono partite le telefonate dal Comune per avvisare i parenti delle vittime innocenti della camorra che il convegno «100 Passi» era stato spostato dal Maschio Angioino a Palazzo San Giacomo. Quindi anche in questo caso, nessuna tempestività nell’intervento, semmai disorganizzazione, perché magari, invece del 28 marzo, avrebbero potuto far svolgere il convegno anticamorra sempre al Maschio Angioino, il 29 marzo o il 27, comunque non nella stessa data del matrimonio del cantante.
Quelle multe che passano da 32mila a 1.299 euro
Concludiamo con l’ammontare della cifra relativa alle sanzioni elevate nei confronti di Tony Colombo: all’inizio il Comune, vale a dire sindaco, assessore e vigili urbani «sparano» 32mila euro. Poi mercoledì, dalla polizia municipale, arriva il computo preciso: 1.299 euro. In questo caso, non si può dire che sindaco, assessore e vertici della Municipale non siano stati tempestivi. Velocissimi nel comunicare che si trattava di sanzioni esemplari, peccato però che si sono sbagliati di più di 30mila euro.