Due persone sono finite in carcere e quattro ai domiciliari
Due tifosi ultras del Napoli appartenenti al gruppo ‘Masseria’ della curva A dello stadio Maradona sono finiti in carcere, mentre altri quattro sono stati posti ai domiciliari. Le accuse sono associazione per delinquere, porto di armi e lesioni aggravate, in relazione a un episodio di violenza avvenuto lo scorso 11 ottobre, durante l’incontro di Champions League tra Napoli e Ajax. L’operazione è stata eseguita dagli agenti della Polizia di Stato su delega del procuratore della Repubblica facente funzioni di Napoli.
Secondo l’ipotesi accusatoria, i tifosi ultras del gruppo ‘Masseria’ avrebbero compiuto atti di violenza contro alcuni tifosi olandesi presenti in città per assistere alla partita. Le indagini sono state condotte dalla Digos della Questura di Napoli, che ha utilizzato tecniche investigative per ricostruire la dinamica degli eventi e identificare gli indagati. Queste indagini avrebbero portato all’accertamento dell’esistenza di un’associazione per delinquere composta da membri del gruppo ultras ‘Masseria’, con l’obiettivo di commettere vari crimini, sia durante le partite di calcio che in altri contesti temporali legati al mondo del calcio, nei confronti delle tifoserie avversarie.
Nel dicembre 2022, tre tifosi ultras appartenenti ai gruppi ‘Rione Sanità’, ‘Mastiffs’ e ‘Masseria’, anch’essi della curva A dello stadio Maradona, erano stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nello stesso procedimento penale. Parallelamente all’applicazione delle misure cautelari, la Digos ha eseguito perquisizioni personali, locali e informatiche su tre ulteriori soggetti, due dei quali appartenenti al gruppo ultras della curva A ‘Masseria’. Questi soggetti sono stati indagati in concorso con i destinatari delle misure cautelari per l’aggressione del tifoso olandese.