A che titolo la webtv del Comune di Napoli manda in onda una intervista al sindaco Luigi de Magistris sui risultati elettorali del suo movimento politico?
La webtv – di cui è responsabile il capo ufficio stampa dell’Amministrazione comunale, Mimmo Annunziata – dovrebbe occuparsi della vita istituzionale dell’ente, non dei suoi singoli protagonisti o meglio di un suo singolo protagonista. Dunque, seguendo questo ragionamento, che cosa impedisce alla consigliera comunale e deputata Valeria Valente di commentare ai microfoni dell’emittente di Palazzo San Giacomo i risultati del Pd alle ultime amministrative? Perché il sindaco sì e lei no? Chi decide chi deve comparire sul piccolo schermo, e sulla base di quale valutazione?

Peraltro, la webtv assomiglia sempre più a TeleKabul: tutti gli spazi sono monotematici. Anzi, monocolore: arancione. Non c’è spazio per le opposizioni, mancano le interviste e i servizi sulle attività delle commissioni di cui sono presidenti gli esponenti della minoranza, ma non solo. Grande attenzione per Giggino, qualcosina – giusto per non scontentarli – agli assessori e zero assoluto per tutti gli altri. Eppure, il consiglio comunale è l’organo legislativo della città. De Magistris che parla del suo movimento è un tema istituzionale che interessa gli spettatori (pochini, a dire il vero) della webtv?
Una webtv che funziona e si avvale di risorse tecniche e umane pubbliche, è bene sempre ricordarlo.
(1-continua)