Il caso durante la Dad dell’Istituto linguistico Diaz di Ottaviano. Snobbato l’esposto inviato dalla famiglia della ragazza al dg Franzese e al ministro Bianchi
Ha dell’incredibile quanto si è registrato lo scorso 23 febbraio, nel corso di una lezione a distanza. Una 17enne che frequenta il quarto anno del Linguistico Diaz di Ottaviano, è stata pesantemente redarguita dal dirigente scolastico, e costretta ad abbandonare la lezione (di educazione fisica). Motivo? La ragazza che aveva scoperto da alcuni mesi di essere affetta da leucemia, e sottoposta a una pesante cura a base di cortisone, aveva tenuto la telecamera spenta.
Il momento attraversato dalla giovane a causa della patologia che la interessa, era stato comunicato a tutti gli organi dell’istituto superiore, ma il preside – stando all’esposto presentato dalla famiglia della 17enne -, quel 23 febbraio è intervenuto a gamba tesa, e nonostante il prof di educazione fisica, avesse ribadito la situazione della ragazza, l’ha invitata ad accendere la telecamera, in caso contrario la studentessa era da considerarsi assente. Perché, avrebbe detto: la legge è uguale per tutti.
L’IMBARAZZANTE
SILENZIO DELLE ISTITUZIONI
La storia al momento non ha epilogo, perché l’esposto presentato dalla famiglia – tramite il legale, avvocato Maria Spina – non è stato preso minimamente in considerazione, né dal direttore generale dell’Ufficio scolastico campano, Franzese, né dal ministro all’Istruzione, Bianchi. La notizia è stata riportata dal quotidiano Metropolis.