Quattro indagati nella nuova inchiesta sulla sanità campana: sotto la lente della Procura finiscono i manager della Srl Bourelly Health Service e un funzionario dell’Azienda sanitaria locale
di Luigi Nicolosi
Dopo le recenti inchieste anticamorra, un nuovo tsunami giudiziario potrebbe abbattersi sulla sanità campana e, in particolare, napoletana. La Procura partenopea, dopo aver presentato istanza il mese scorso, ha appena ottenuto la proroga delle indagini preliminari nell’ambito di un procedimento per concussione, frode nelle pubbliche fornitura e turbata libertà degli incanti. Sotto la lente di ingrandimento del sostituto Maria Di Mauro sono così finiti quattro nomi, due dei quali molto in vista nel settore del trasporto degli ammalati e delle prestazioni sanitarie private: si tratta – ferma restando la presunzione di innocenza fino a prova contraria – dei cugini omonimi Guido Bourelly, di 36 e 28 anni. Il primo, oltre a essere l’amministratore delegato del gruppo Bourelly, è noto anche per il suo ruolo in seno all’Unione degli industriali, di cui è rappresentate nel consiglio generale. Nel registro degli indagati figurano poi anche Maurizio Imperato, 59enne di Vico Equense, e Luigi Di Guida, 62enne funzionario dell’Asl Napoli 1: per quest’ultimo l’ipotesi accusatoria è solo quella di concussione.
I contorni della vicenda non sono al momento noti e sul punto l’ufficio inquirente sta mantenendo il massimo riserbo. L’indagine sembra però intrecciarsi, fino a diventarne la naturale prosecuzione, con la precedente inchiesta che ha visto finire nel mirino degli inquirenti l’assegnazione di alcune importanti gare messe a bando dall’Asl di Caserta, la quale ha dovuto di recente fare i conti con l’inchiesta che ha coinvolto la società Misericordia di Caivano e che in seguito è stata esclusa dall’Asl per della nuova gara per il servizio 118. Tra la Confraternita di Caivano e la Bourelly Health Service – vale la pena ricordarlo – esiste da tempo un vero e proprio gemellaggio, tant’è che le due ditte hanno partecipato insieme, in forma di raggruppamento, a diverse gare. Tornando dunque alla Bourelly, di recente l’Asl Caserta, proprio dopo l’estromissione della Misericordia di Caivano, è a lei che ha affidato il servizio di 118. Un circolo sul quale gli inquirenti della Procura napoletana vogliono adesso vederci chiaro.