Alla base dell’«attacco» ci sarebbe uno scontro tra due «bande»
Sui social si è scatenata una mostra di solidarietà nei confronti del minorenne e del suo complice 19enne, accusati della sparatoria avvenuta alle 23 di martedì scorso in piazza Cattaneo, a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. Lo denuncia il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, Severino Nappi. Nella nota, Nappi evidenzia la preoccupante solidarietà mostrata verso coloro che «avvelenano i nostri territori con una mentalità che va combattuta sempre e con tutti gli strumenti a disposizione, per imporre i valori dello Stato e della civiltà quando vengono attaccati». Nappi ha segnalato i profili social individuati alle forze dell’ordine.
Ci sono anche buone notizie provenienti dall’ospedale pediatrico Santobono, dove la bambina di 10 anni ferita nell’attacco è stata dichiarata fuori pericolo dai medici dopo aver subito due interventi chirurgici per rimuovere un frammento di proiettile che si era conficcato nello zigomo. Riguardo al movente dell’attacco, sembra che sia collegato a uno scontro tra giovani, alcuni dei quali legati ad ambienti criminali locali e provenienti da Sant’Anastasia e dalla vicina Somma Vesuviana.
Per domani è prevista l’udienza di convalida del fermo per il 19enne Emanuele Civita, considerato il complice del minorenne, su cui pende l’accusa degli stessi reati: porto e detenzione di armi da sparo (una pistola e una mitraglietta) e tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dal metodo mafioso. Le prove contro i ragazzi includono le immagini di quattro sistemi di videosorveglianza che li riprendono mentre compiono ripetuti giri della piazza su uno scooter, armati, prima di aprire il fuoco con una decina di colpi.