Concluso il processo di primo grado che ha visto imputati ras e affiliati alla cosca delle Case Celesti
Il clan Marino di Secondigliano riceve una nuova batosta. Lunedì si è concluso il processo di primo grado che ha visto imputati ras e affiliati alla cosca delle Case Celesti. Dieci condanne, riferisce Luigi Nicolosi su il «Roma», per un totale di quasi un secolo e mezzo di carcere. Nessun sconto ai presunti capi dell’organizzazione che hanno rimediato venti anni di carcere a testa mentre sono state inflitte pene più leggere per gli imputati accusati di essere i gestori della piazza di spaccio. A questi ultimi sono state inflitte pene quasi dimezzate rispetto alla richiesta del pm.
Il verdetto al termine del rito abbreviato: Roberto Manganiello 20 anni; Maddalena Imperatore (moglie di Manganiello) 20 anni; Lorenzo Celentano 20 anni; Mariano Isaia 14 anni; Luigi Cioffi 9 anni; Gaetano Magro 14 anni; Salvatore Sanges 9 anni; Mario Attrice 10 anni; Raffaele Barretta 8 anni; Ciro Celentano 4 anni.
Il processo con rito abbreviato è scaturito dal blitz dell’ottobre 2021 con cui furono disposti dieci arresti, di cui nove eseguiti. Trentadue gli indagati. L’attività investigativa prese il via dalle indagini su due individui che a bordo di uno scooter tentarono di rapinare una donna di un Rolex. Furono raccolti diversi indizi che dimostravano l’esistenza di due gruppi criminali operativi nelle zone di Cappella a Pontenuovo, Alle Case Nuove a Gianturco, dediti alla vendita di sostanze stupefacenti.