Arcangelo e Gennaro Abbinante e Giovanni Carriello condannati per l’omicidio di Salvatore Barbato e dell’innocente Luigi Russo
I giudici della Corte d’assise d’Appello di Napoli hanno confermato il carcere a vita per il boss degli Scissionisti Arcangelo Abbinante, per il cugino Gennaro Abbinante e il complice Giovanni Carriello. Tutti e tre erano accusati, a vario titolo, di aver ammazzato Salvatore Barbato, affiliato al clan della Vanella Grassi e dell’innocente Luigi Russo. Lo riferisce un articolo di Luigi Nicolosi su «il Roma». I giudici non hanno concesso nessuno sconto di pena per boss e killer della terza faida di Scampia.
A incastrare i tre anche le accuse dei pentiti degli Amato-Pagano e del clan della Vanella Grassi, tutti concordi sulla ricostruzione. Il 9 ottobre del 2012, in pieno giorno, secondo i collaboratori di giustizia, i cugini Gennaro e Arcangelo Abbinante scesero da un’auto guidata da Giovanni Carriello, e fecero fuoco ammazzando per errore Luigi Russo. Poi Arcangelo si accorse dell’errore e urlò: «Non è lui». Troppo tardi. Russo morì dopo due mesi di agonia.