Piccola storia triste: una staffista del sindaco va a lavorare in Anm, senza che ci sia un decreto che indichi quale sia il suo incarico. Senza che esista una nomina, senza che sia autorizzata a occupare uffici nella partecipata comunale dei trasporti. Sembrerebbe una storiella da cronaca rosa e invece nel terzo comune d’Italia succede anche questo. A lanciare il sasso nello stagno, che agita le acque di Palazzo San Giacomo è il gruppo Pd del Consiglio comunale. «Ai sensi degli effetti dello statuto del Comune di Napoli – si legge nella lettera indirizzata all’amministratore dell’Anm, Nicola Pascale (a sua volta ex staffista, ndr) – si chiede di conoscere tutta la documentazione posta in essere, compresi gli eventuali provvedimenti di nomina, perché venisse impiegato personale a tempo determinato (ovvero la staffista, ndr), presso la società, in luogo degli uffici di supporto agli organi di direzione politica di questo Ente. Nel ricordare il termine statutario di 48 ore per la ricezione delle informazioni richieste».

Chissà cosa ne pensano da piazza Municipio? Il sindaco sarà al corrente che una staffista, pagata con soldi pubblici, invece di andare a lavorare a San Giacomo, si presenti in Anm a fare poi cosa non si sa, non essendoci decreti di nomina? Sembrerebbe una piccolezza, ma in realtà la politica è fatta anche di forma e di sostanza. Pare comunque che anche nella maggioranza arancione qualcuno abbia storto il naso e non è escluso che vengano chiesti chiarimenti direttamente al primo cittadino.
Leonida.