Il ragazzo avrebbe esploso colpi d’arma da fuoco dopo una lite per viabilità
Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dalla Polizia di Stato, su richiesta della Procura partenopea, nei confronti di Raffaele Curcio, un 20enne di Pompei. L’accusato è ritenuto gravemente indiziato del reato di tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma comune da sparo, legati ai colpi di arma da fuoco esplosi lo scorso 28 gennaio lungo via Caracciolo, sul lungomare di Napoli.
L’arresto del 20enne segna una svolta nelle indagini condotte dalla Squadra mobile e dal Commissariato San Ferdinando, sotto la coordinazione della Procura di Napoli. Secondo quanto emerso dalle indagini, la sparatoria è avvenuta durante una lite scoppiata per questioni di viabilità lungo la centrale via Caracciolo. Diversi colpi d’arma da fuoco sono stati sparati contro l’auto in cui si trovava la vittima insieme ad altre due personeLe prove indicano che i colpi sono stati sparati ad altezza uomo dall’interno dell’auto guidata dal 20enne. Uno dei proiettili ha causato la rottura del lunotto posteriore del veicolo delle vittime, conficcandosi nel poggiatesta del sedile posteriore.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip di Napoli, sulla base delle prove raccolte durante le indagini condotte dalla polizia. L’accusato sarà processato per rispondere delle gravi accuse a lui rivolte. Al momento, non sono state fornite ulteriori informazioni sulle motivazioni alla base della lite o sui legami tra l’indagato e le vittime. Le autorità competenti proseguiranno le indagini al fine di determinare tutti i dettagli relativi a questo violento episodio.