“Questa volta la Sma ha superato se stessa. Lo scorso 20 febbraio, sul Burc della Regione Campania, venne pubblicato un bando della società regionale per l’affidamento di una gara per trasporto e smaltimento fanghi”. Così la consigliera regionale della Campania del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà. “Le stesse caratteristiche di quelle oggetto della videoinchiesta di Fanpage. A balzare agli occhi, in quel caso, fu la data entro la quale far pervenire le offerte: il 22 febbraio, appena due giorni più tardi. Un record, surclassato da un nuovo bando di gara con le medesime caratteristiche, pubblicato il 6 agosto e con scadenza alle ore 13 del 6 agosto. Il giorno stesso. E poco conta che sia stata trasmessa ad altri soggetti che ne devono curare la pubblicazione. La massima trasparenza è garanzia di difesa da ogni possibile azione in odore di corruzione. Ed è paradossale che proprio nel caso di Sma, oggetto di un’inchiesta che ricorda quelle dei tempi di Tangentopoli, la Regione Campania si ricordi di pubblicare sul proprio Bollettino ufficiale un bando per lavori che finiscono spesso nel mirino di sistemi corruttivi, appena qualche ora prima della scadenza”, aggiunge Muscarà.

“Al vaglio dei magistrati della Procura di Napoli, nell’inchiesta scaturita sulla scorta dei video di Fanpage, ci sono anche le troppe gare andate deserte per l’affidamento di opere da parte di Sma, attivando procedure d’urgenza che comportano anche il ricorso ad affidamenti diretti. Nei giorni scorsi abbiamo presentato un emendamento alla legge sui rifiuti che prevedeva una immediata comunicazione all’Anac ogni volta che una gara di questo genere fosse andata deserta, così da elevare il livello di attenzione e costituire un ulteriore deterrente a possibili episodi corruttivi. Emendamento che la maggioranza ha pensato bene di bocciare”, conclude.