Il responsabile dell’ufficio tecnico si trova recluso nel carcere di Poggioreale dopo essere stato arrestato mentre intascava una tangente da 10mila euro.
La Guardia di Finanza e la Procura di Torre Annunziata hanno notificato nuove accuse nei confronti di Nunzio Ariano, dirigente dell’Ufficio Tecnico di Torre Annunziata, recluso nel carcere di Poggioreale per aver intascato una tangente da 10mila euro da un imprenditore per l’affidamento dei lavori di adeguamento alle norme anti-covid delle didattiche comunali.
In questo caso, all’ingegnere viene contestato il reato di “induzione indebita a dare o a promettere utilità”. Nel dettaglio, Ariano avrebbe indotto sempre Vincenzo Supino a versare nei suoi confronti la cifra di duemila euro per ottenere lo sblocco dei pagamenti relativi a due appalti comunali affidati a due diverse aziende riconducibili allo stesso imprenditore per alloggi di proprietà comunale.
Nei confronti di Ariano, arresto in flagranza lo scorso 28 settembre mentre intascava sulla spiaggia delle “sette scogliere”, una tangente da 10mila euro, è stato eseguito anche un sequestro da 12mila euro. Le indagini hanno consentito di scoprire che il responsabile dell’ufficio tecnico di Torre Annunziata ne aveva ricevuti, sempre da Supino, altri 10mila in precedenza.