Il consigliere comunale lancia un segnale: «Sia messa a posto la situazione debitoria: è una brutta pagina»
Il contenzioso tra SSC Napoli e Comune è ancora aperto. La società sportiva non avrebbe ancora provveduto a saldare quanto dovuto a Palazzo San Giacomo per quanto riguarda il canone di affitto dello stadio Diego Armando Maradona. Sul tavolo ci sarebbero i canoni che la società sportiva dovrebbe versare e che ha chiesto di rivedere relativamente al periodo Covid, quando la squadra di Aurelio De Laurentiis, ovviamente, non ha potuto sfruttare a pieno la struttura con la gente chiusa in casa per decisione del governo. Una cifra che ammonterebbe a oltre 3 milioni di euro.
Il consigliere comunale Nino Simeone, che fa parte della Commissione bilancio, ha voluto lanciare un segnale a sindaco, assessore e alla stessa società affinché tutto venga regolarizzato. Come ogni anno la squadra ha mandato un omaggio ai consiglieri: stavolta in Comune è arrivata la divisa natalizia che i giocatori stanno utilizzando per la tournée di amichevoli. Il consigliere però ha voluto rispedirla al mittente: «Non posso accettarla, pur condividendo l’entusiasmo e l’augurio di buon natale, però l’ho sempre detto e lo ripeto con grande rispetto: io sto ancora aspettando la certezza che sia stata messa a posto la situazione debitoria con il Calcio Napoli». Una situazione che va avanti già da un po’. «Purtroppo – aggiunge – sono parecchi anni che lo faccio e spero che possa essere l’anno buono perché si sistemi. Una brutta pagina che dobbiamo chiudere».
Raggiunto telefonicamente da Stylo24 Simeone ha spiegato: «Io ho chiesto degli aggiornamenti sulla situazione e purtroppo non ci sono». Il mese scorso, il 12 novembre, il Comune ha accordato uno sconto da 800mila euro per le annualità 2019-2020, 2020-2021 e 2021-2022 e di conseguenza la cifra da versare dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,3 milioni di euro. A patto però che la squadra partenopea regolarizzi la sua situazione. Ma a oggi non ci sarebbero novità. «Non è un atto di scortesia nei confronti della società, anzi. A me è dispiaciuta rimandarla perché tra l’altro mi piace molto. Ma era necessario sottolineare la necessità di un chiarimento» ha concluso.