In un appartamento nelle sue disponibilità furono ritrovate 53 armi e un migliaio di munizioni
Denunciata a piede libero la presunta «custode» delle armi sequestrate a inizio marzo in un appartamento a Lago Patria. Un arsenale che secondo gli inquirenti sarebbero riconducibili all’ex narcotrafficante Raffaele Imperiale. Lo si apprende da un articolo di Luigi Nicolosi su «il Roma». La donna, L.G., si è presentata spontaneamente agli uffici della Questura, accompagnata dall’avvocato Luigi Poziello. Secondo quanto emerso l’indagata aveva la disponibilità dell’immobile ma non la proprietà.
Nell’operazione di inizio mese Polizia di Stato e Guardia di Finanza sequestrarono 38 armi a canna corta e 15 a canna lunga: tra queste ultime, alcune dalla particolare capacità offensiva come tre kalashnikov, tre carabine di precisione con sistema ottico di puntamento, un fucile a pompa. A completare l’arsenale trenta caricatori, due silenziatori, una bomba a mano e oltre cinquemila munizioni di vario calibro; in più cinque giubbotti antiproiettile, quattro paline segnaletiche e quattro pettorine riportanti i loghi delle forze dell’ordine.