L’organizzazione criminale era riuscita anche a superare i controlli anti-Covid, grazie a una ignara ditta di spedizioni.
Sono 10 le persone arrestate (3 in carcere e 7 ai domiciliari) alle quali si aggiungono 5 con l’obbligo giornaliero di presentazione alla polizia giudiziaria nell’ambito di una operazione della Guardia di Finanza che ha sgominato un traffico di “bionde” e hashish sull’asse Palermo-Napoli. Tutte le persone coinvolte sono indagate per associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette e traffico di sostanze stupefacenti.
I militari delle Fiamme gialle hanno anche proceduto al sequestro di disponibilità finanziarie, un fabbricato, 2 magazzini, un appartamento, 3 auto e 3 moto per un valore complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro.
I destinatari del provvedimento di custodia cautelare in carcere sono i palermitani B.G., 33 anni, e C.P. 55 anni, capi e promotori dell’organizzazione criminale. Per D.G.G. 34 anni, autista per conto di una ditta di spedizione, F.G.29 anni; G.G. 37 anni e G.A. 51 anni, i primi due corrieri e quest’ultimo acquirente di sigarette, sono scattati gli arresti domiciliari. Nei confronti di altre 4 persone, grossisti acquirenti di sigarette, è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
A Napoli, invece, è finito in manette A.C. 48 anni, ritenuto il capo e promotore dell’organizzazione con compiti di procacciamento delle sigarette nel capoluogo campano e spedizione in Sicilia. Sempre a Napoli, agli arresti domiciliari i sodali addetti alle spedizioni: A.A. 25 anni; B.M. 45 anni; C.G. 61 anni e per un 52enne l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
A loro si aggiungono altre 13 persone indagate, per un totale di 28 coinvolti. Di questi, ben 19 risultano percettori di Reddito di Cittadinanza.
Secondo quanto appurato dalle indagini, svolte da novembre 2019 a maggio 2020, due palermitani (C.P. e B.G.), a capo del gruppo criminale, avrebbero gestito a Palermo i flussi delle sigarette di contrabbando acquistate in Campania (da A.C.) e poi occultate presso un immobile affittato in zona Corso dei Mille. Il procacciamento dei tabacchi avveniva a Napoli con trasferte che avvenivano all’andata via nave e al ritorno via terra. Per superare le limitazioni agli spostamenti dovute ai controlli anti-Covid, sarebbe stata utilizzata una ditta di spedizioni, ignara di tutta la vicenda, con nomi e indirizzi di mittenti e destinatari di pura fantasia.
Soltanto un autista della suddetta ditta di spedizioni (D.G.G.), oggi agli arresti domiciliari, era a conoscenza del traffico illecito. E provvedeva a ritirare e consegnare i pacchi contenenti sigarette direttamente presso il magazzino di stoccaggio.
L’attività del sodalizio criminale, si era estesa, dal contrabbando di sigarette, al traffico di droga. Fatto dimostrato dal ritrovamento di 1 kg di hashish, in occasione del sequestro. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 700 kg di TLE e arrestate 3 persone in flagranza di reato.
Le sigarette venivano acquistate a Napoli al prezzo di 22 euro a stecca, per poi essere rivendute a Palermo all’ingrosso a 27 euro e al dettaglio a 35, per un volume d’affari complessivo di oltre 2,4 milioni di euro.