Dopo mesi, oggi sono tornati a scuola gli alunni della scuola dell’infanzia, delle elementari e della prima media: assenti i docenti non vaccinati.
Anche in Campania è ricominciata la didattica in presenza per gli alunni della scuola dell’infanzia, delle elementari e per chi frequenta la prima media. Tra volti spaesati, forse più dei genitori, e tanti sorrisi, i più piccoli sono tornati in classe. Non prima che il personale misurasse loro la temperatura.
“Un po’ di preoccupazione c’è – dice una mamma all’esterno della scuola elementare ‘Vanvitelli’ a Napoli – ma era giusto che tornassero in classe. Per i bambini così piccoli la didattica a distanza per quanto gli insegnanti siano stati straordinari non va bene, è una violenza”.
I genitori si mostrano comunque tranquilli, grazie alla campagna vaccinale che ha coinvolto in via prioritaria tutto il personale scolastico. Anche se non tutti hanno aderito, soprattutto per paura di farsi inoculare il vaccino AstraZeneca. Ma sono proprio loro gli assenti di giornata. All’Istituto Comprensivo “Santagata” di Portici (Napoli) quasi un terzo delle maestre della primaria è assente. Alla media, invece, la percentuale di presenze (di docenti e alunni) è molto alta. Questo nonostante siano giunte, però, numerose richieste di lezioni in Dad (didattica a distanza). Che, però, possono essere accolte solo per alunni immunodepressi o con patologie certificate.
Ordinati in entrata e altrettanto all’uscita. Gli studenti della scuola “Viale delle Acacie”, nel quartiere Vomero, a Napoli, escono in tre turni, dalle 13.50 alle 14.10, una classe per volta. E le lezioni sono state tenute a finestre aperte. Nulla è lasciato al caso. E’ l’unico modo per sperare di concludere l’anno scolastico e riportare una parvenza di quella normalità così sottovalutata in passato, ma oggi fondamentale. Questo anche se in bacheca e sui muri l’occhio cade sugli annunci delle insegnanti private, che offrono lezioni a domicilio, anche on-line.