Un 32enne giudicato con rito direttissimo
Prima condanna per uno dei cinque tifosi napoletani arrestati per gli scontri che si sono verificati mercoledì scorso a Napoli in occasione della gara di Champions League. Si tratta di un 32enne giudicato con rito direttissimo e protagonista del lancio di pietre, in via Medina, a Napoli, contro due bus che trasportavano i tifosi dell’Eintracht. L’uomo è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione. Il giudice ha disposto per lui gli arresti domiciliari.
Ma le indagini non terminano qui. Per i pm di Napoli si è trattato di «furia devastatrice e clima di terrore» quanto avvenuto prima della partita. È stato chiesto il carcere per Diego Iaquinangelo e Antonio Orefice, identificati come presunti responsabili di possesso di oggetti atti ad offendere in occasione di una manifestazione sportiva. Gli uomini della Digos scandagliano le immagini a disposizione nel tentativo di identificare chi ha preso parte agli scontri. Ma si esaminano anche le chat captate nei giorni precedenti. Conversazioni dove si parla di sfide ma anche indicazioni di un evento da pianificare nei minimi dettagli. Tanto da spingere gli inquirenti a ipotizzare l’esistenza di una regia dietro quanto accaduto.