Il governatore ha rimproverato gli organizzatori di un evento per il volume delle casse acustiche, ma era tutto in regola
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, si sa, ha un carattere particolare. Spesso sopra le righe. Le sue invettive contro «nemici» (ma anche «amici») politici hanno fatto storia. Ma negli ultimi giorni il governatore si è reso protagonista di un vero e proprio inciampo. Qualche giorno fa, racconta Pietro De Leo su «Libero», a Salerno si è svolta la manifestazione «Honda Live 2023». Una kermesse dedicata al mondo delle moto. De Luca, però, ha ben pensato di rimproverare gli organizzatori per il volume delle casse acustiche. Secondo la stampa locale avrebbe addirittura chiamato i vigili urbani che, fatto le verifiche del caso, hanno riscontro il regolare possesso di tutte le autorizzazioni.
Saputo del fatto, da Fratelli d’Italia scatta la protesta. Il senatore Antonio Iannone emanato un duro comunicato. Tre consiglieri comunali di Salerno (Michele Sarno e Domenico Ventura di Fdi e Roberto Celando di Forza Italia) hanno addirittura inviato un esposto al Procuratore della Repubblica. «La condotta illegittima posta in essere dal governatore De Luca», scrivono i tre, «risulta non solo raccapricciante e inaccettabile, ma anche passibile di eventuali contestazioni da parte della Procura della Repubblica. Va infatti, evidenziato che potrebbe essersi ipoteticamente sostanziato il reato di violenza privata, aggravata dall’articolo 339 del codice penale, in quanto commesso nel corso di una manifestazione pubblica». A Libero Michele Sarno parla di «condotta infantile e inaccettabile. Oramai siamo di fronte ad un inarrestabile delirio di onnipotenza, proiettato alla prevaricazione, da parte di chi, esprimendo con arroganza una concezione patronale delle istituzioni, crede che una piazza pubblica sia la pertinenza della propria privata dimora».