Alta tensione nelle roccaforti della camorra dell’Arenaccia e di Secondigliano: fari puntati sui movimenti del ras tornato da pochi giorni a piede libero
Il suo ritorno a Napoli è passato tutt’altro che inosservato e sembra essere destinato a innescare nuove e tutt’altro che trascurabili fibrillazioni nella camorra secondiglianese. Da tre giorni Patrizio Bosti, sergente di ferro del clan Contini e alter ego del boss Edoardo “’o romano” è stato scarcerato con tanto di risarcimento. Il 61enne ras del rione Amicizia ha lasciato il carcere di Parma, dove si trovava recluso al regime del 41bis, ed è tornato a casa con il semplice regime della libertà vigilata al quale rimarrà sottoposto per i prossimi nove anni.
Avrebbe dovuto lasciare il carcere tra quasi dieci anni, ma invece è stato rimesso in libertà con larghissimo anticipo e con un risarcimento da poco superiore ai 2.600 euro. Il boss, che compirà 62 anni il prossimo settembre, ha ottenuto la scarcerazione in anticipo ai sensi della legge Gozzini e della legge che prevede ulteriori benefici per i detenuti che hanno subito un trattamento in carcere non in linea con l’articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo. Bosti, all’epoca ricercato per omicidio, fu arrestato nel 2008 dai carabinieri a Girona, in Spagna, dopo tre anni di latitanza. Nonostante il delitto alle spalle, Bosti non è stato però mai condannato alla pena dell’ergastolo, cavandosela infatti con 28 anni di reclusione. Il ras dell’Alleanza di Secondigliano già in precedenza era stato però sottoposto a una lunga detenzione e proprio su questo aspetto la difesa ha fatto leva per ottenerne il ritorno a casa. Sul punto, si è rivelato determinante l’esatto conteggio degli anni già trascorsi dietro le sbarre in regime di custodia cautelare prima dell’arresto del 2008.
Al netto della sua scarcerazione anticipata, resta in ballo l’assoluta caratura criminale del protagonista della vicenda. Patrizio Bosti, infatti, da tempo immemore è ormai inquadrato come una delle incontrastate figure al vertice dell’Alleanza di Secondigliano: in pratica, almeno sul fronte dell’Arenaccia, è secondo soltanto al boss Edoardo Contini. Proprio per questo motivo la notizia del suo ritorno a Napoli è stata accolta con una certa preoccupazioni dagli investigatori che monitorano la mala di Napoli Nord. Bosti, dal canto suo, non ha finora fatto alcun passo falso e anche nel suo quartiere di residenza non sono stati notati movimenti sospetti né festeggiamenti scomposti. Insomma, un ras “vecchio stile” che non sembra avere, almeno sulla carta, alcuna intenzione di ricacciarsi in nuovi guai giudiziari.