Il leader della Lega ha incontrato le guardie e il direttore del penitenziario napoletano.
Un’ora di colloquio con le guardie penitenziarie ed il direttore, poi foto e selfie prima di un appello al responsabile del DAP e dell’ incontro con i giornalisti. Questa la cronaca della visita del leader della Lega Matteo Salvini nel penitenziario di Secondigliano, quartiere delle periferia Nord di Napoli.
“Scriverò al responsabile del DAP – ha detto Salvini – a nome degli agenti che lavorano in condizioni impossibili, perché mandi il personale. A Poggioreale ed a Secondigliano mancano almeno 200 agenti. Oggi su 11 garitte ne è presidiata una. Mancano telecamere, nel carcere entrano telefonini, e c’è poi di un campo rom che confina con un carcere di massima sicurezza che ospita i camorristi. Su questo scriverò a sindaco e prefetto di Napoli”.
“C”è bisogno di investire sulla sicurezza, su Napoli e sulla polizia penitenziaria – ha detto ancora Salvini –. Ho trovato lavoratori e lavoratrici ai limiti che però purtroppo spesso sono indagati per le denunce dei delinquenti”.
Il leader della Lega ha definito Secondigliano “un carcere di eccellenza”. “Si estende 40 ettari – ha detto – in ogni cella ci stanno al massimo due detenuti, ci sono le scuole medie e superiori, ci sono otto corsi universitari, ci sono le officine, ci sono momenti di svago, biblioteche”.
“Carceri che mettono a disposizione così tante opportunità ai detenuti in Italia ne ho visti pochi – ha concluso il leader della Lega – ll problema è che a fronte di 1400 detenuti sono in servizio neanche 600 poliziotti. I detenuti qua problemi non ne hanno, i problemi sono solo e soltanto delle delle donne degli uomini in divisa”.