di Giancarlo Tommasone
In 35 mesi, lo stipendio ricevuto dal portavoce alla Regione Campania, Gennaro Saiello (attualmente capogruppo del M5S a Palazzo Santa Lucia) ammonta a 315.000 euro. Il calcolo si basa su 35 tranche da 9mila euro (in media), corrisposte al consigliere.
Ebbene, in tale periodo, come risulta
dal sito ti rendiconto.it, Saiello
ha restituito soltanto 50.389,69
euro di rimborsi, destinati al fondo
del microcredito. Vale a dire poco più
del 15% sul totale (di 315mila)
Apriamo e chiudiamo parentesi: con 315mila euro, secondo le attuali quotazioni del «mattone», si ha la possibilità di acquistare o due monolocali o un appartamento di media grandezza in una zona medio-alta della città di Napoli. Saiello, tra l’altro, risulta essere il consigliere regionale pentastellato più moroso d’Italia. Il versamento del rimborso si ferma a settembre 2017, quando ha versato 726,48 euro (su un totale ricevuto in quel mese, di 9.053). Da allora sono passati otto mesi, un periodo alquanto lungo, in cui la casella dei rimborsi è rimasta praticamente a zero.
L’intervista a Stylo24 e l’impegno ad «appianare il debito»
Saiello, intervistato da Stylo24 a fine aprile scorso, si era impegnato ad «appianare il debito» quanto prima. Anche se non era riuscito a dare una data precisa. Segnaliamo – come segnalammo a Saiello in occasione dell’intervista – che secondo lo statuto del Movimento, il consigliere regionale andrebbe espulso, perché, varrebbe la regola che tollera al massimo sei mesi di ritardo. Oltre ai quali Saiello è andato (superando la soglia di circa 60 giorni) e quindi è tuttora passibile di allontanamento dal partito pentastellato.

Lo statuto e il precedente di Serenella Fucksia
Del resto c’è un precedente eccellente, quello di Serenella Fucksia, che a dicembre del 2015, fu espulsa dal Movimento, proprio in virtù del ritardo accumulato, di sei mesi, nel versare il rimborso. Almeno questa è stata la causa ufficiale per la quale i vertici grillini hanno estratto il cartellino rosso nei confronti dell’allora senatrice. Trovandoci su un terreno diverso dai consiglieri regionali, apriamo e chiudiamo un’altra parentesi, relativa questa volta a Vega Colonnese.

La ex deputata campana (non ricandidata alle scorse elezioni) è ferma al rimborso di agosto 2017 (l’onorevole più morosa d’Italia) ed ha superato i sei mesi di tolleranza a febbraio scorso. Anche lei, sull’argomento, era stata interpellata da Stylo24 e anche lei si era impegnata a restituire il dovuto in un breve periodo. Le caselle sono ancora vuote. Come si comporterà il Movimento nei confronti dei due ritardatari? Da statuto, simbolo di trasparenza e onestà e delle regole uguali per tutti, dovrebbe espellerli.