di Giancarlo Tommasone
Un like, impercettibile, confuso tra migliaia di segni. Una traccia sfuggita quasi a tutti, perfino agli inquirenti, da mesi impegnati a risolvere il rebus della scomparsa di Rosa Di Domenico. La 15enne è finalmente a casa, da ieri ha ritrovato le braccia dei suo cari, dopo nove mesi che per la famiglia sono stati l’inferno in terra. Mai sottovalutare alcuna pista quando si conduce un’indagine, ogni particolare, anche il più insignificante come può essere il like in calce a una foto, potrebbe rivelarsi fondamentale. Tra i tanti esperti ingaggiati per le attività investigative approntate dall’avvocato Maurizio Lojacono, che assiste gratuitamente la famiglia di Rosa, c’è la studiosa di lingua e cultura araba, Rosemary Fanelli.

E’ lei che ha individuato la traccia impercettibile che era sfuggita a tutti. L’otto agosto scorso sulla pagina Facebook ‘Ritroviamo Rosa Di Domenico’ gestita dagli zii della ragazza di Sant’Antimo, appare un ‘mi piace’. A lasciare il segno di approvazione per una foto di Rosa è tale Abdullah Herdem. Rosemary Fanelli nota la cosa, alquanto singolare: il nome indica chiaramente un soggetto di origine mediorientale.

Il particolare è segnalato all’avvocato Lojacono e si avvia un ragionamento basato sulla logica: come mai una persona straniera e per di più, probabilmente di religione musulmana, interagisce su una pagina italiana che tratta di una ragazza (italiana) scomparsa? Con ulteriori approfondimenti si riesce a individuare il misterioso soggetto del like e si scopre che è musulmano e vive ad Ankara, capitale della Turchia.

E’ proprio da lì che è stato lasciato il ‘mi piace’. L’avvocato Lojacono sulla base dei nuovi riscontri, presenta una nota alla magistratura. La pista turca, battuta dunque dal mese di agosto, in gran silenzio, dal legale della famiglia di Rosa, non viene però valorizzata a livello investigativo. A questo punto bisogna sottolineare un particolare: la 15enne non è stata liberata attraverso un blitz delle forze di polizia, né tantomeno è stata rintracciata. Si è presentata in maniera autonoma presso l’autorità consolare italiana a Istanbul, chiedendo di poter tornare in patria.

Attraverso il funzionario di collegamento dell’Interpol sono stati attivati i contatti per rendere possibile il suo rientro. La ragazza, lo ribadiamo, è tornata a casa in maniera autonoma, perché probabilmente era stata abbandonata da Alì Qasib (il suo presunto sequestratore) già da alcune settimane. Si ipotizza infatti che da diverso tempo il pakistano 28enne si muovesse senza Rosa. La presenza dell’uomo era stata segnalata anche in due Paesi europei, Francia e Germania. Al momento non è dato sapere dove il pakistano possa trovarsi attualmente. Particolari ulteriori potrebbero essere forniti proprio da Rosa che già nella giornata di ieri è stata ascoltata dal pm della Procura di Napoli Nord, al quale ha reso una serie di informazioni d’interesse investigativo al vaglio degli inquirenti e che verranno riscontrate dalla polizia giudiziaria con successiva attività d’indagine.

Rosa è finalmente tornata a casa. Tra coloro che più si sono attivati affinché la famiglia potesse riabbracciare la ragazza, c’è sicuramente, oltre all’avvocato Maurizio Lojacono, l’inviato di ‘Chi l’ha visto?’ Giuseppe Pizzo, che ha seguito la vicenda della 15enne in tutti i suoi sviluppi. Dal momento in cui ne è stata segnalata la scomparsa fino al suo ritorno a casa.