Il processo di aggregazione dei laboratori di analisi cliniche, imposte dalla legge, al centro del Question Time del consiglio regionale della Campania, che si e’ svolto stamattina. Due i consiglieri, entrambi di maggioranza, che hanno sollevato la questione. Il primo, Alfonso Longobardi del Gruppo De Luca Presidente, che ha invitato la giunta a premere il piede sull’acceleratore per l’attuazione, anche in Campania, del cosiddetto Contratto di Rete, “forma giuridica alternativa – ha spiegato – che consentirebbe alle strutture di mantenere i propri dipendenti, senza perdere posti di lavoro e senza aggravare i conti del bilancio regionale”.
Il secondo, la consigliera del Pd, Antonella Ciaramella, che ha chiesto lumi sulle azioni predisposte dall’Ente “per proseguire – ha detto – nel percorso gia’ avviato di riorganizzazione e addivenire a un quadro certo e compatibile con quello nazionale per salvaguardare i livelli occupazionali e rendere chiara l’ammissibilita’ dei modelli di aggregazione previsti dalla legge”, scongiurando il rischio della creazione, nelle aggregazioni di laboratori costituitesi, di concentrazioni con possibili posizioni dominanti. “Serve tutelare la sana concorrenza – ha aggiunto – e quindi i servizi ai cittadini”. In aula, il vice presidente della giunta, Fulvio Bonavitacola, ha precisato che si aspetta “un parere del ministero per avere indirizzi applicativi uniformi in ambito interregionale”.