di Giancarlo Tommasone
C’è anche una «figurina» misteriosa, un Mister o una Lady X, nell’album che campeggia sul sito della trasparenza per antonomasia.
Un sito che a prima vista, sembra
di quelli che non vengono aggiornati
da un anno, e ci si chiede se l’immagine
che restituisce la rete non sia soltanto
un datato «ologramma»
Ma andando a spulciare nelle «note spese» o nella sezione dedicata ai portavoce alle Regioni, si può vedere come, invece, almeno fino a ottobre 2018, qualcuno abbia messo mano al portale per rendere conto ai cittadini. Perché è di rendere conto che si parla, ci riferiamo al sito del Movimento 5 Stelle, tirendiconto.it, (/trasparenza) appunto. Quel sito che almeno sulla carta e da statuto, dovrebbe offrire dati relativi alle restituzioni dei grillini mese per mese e nella massima trasparenza.
Ma in effetti, a parte sporadiche eccezioni
(rimborsi relativi a febbraio 2018),
dà conto di restituzioni che si attestano,
nella stragrande maggioranza dei casi,
a dicembre del 2017
Più di un anno fa. E inoltre non c’è traccia dei parlamentari della attuale legislatura, le rendicontazioni per il denaro destinato al microcredito si fermano alla XVII. E allora, nella sezione dedicata ai parlamentari, si può cliccare sulla faccina del vicepremier e ministro Luigi Di Maio, del presidente della Camera, Roberto Fico, quando ancora non rivestivano le cariche che rivestono oggi. Entrambi fermi ai «box» di dicembre 2017 e come loro la «pasionaria» senatrice Paola Nugnes, il deputato Luigi Gallo, il senatore porticese Sergio Puglia, Angelo Tofalo, l’attuale sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia. Del gruppo dei «ritardatari» fanno parte, anche l’attuale ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture, Danilo Toninelli e il «viaggiatore terzomondista» Alessandro Di Battista, Dibba per gli amici. Tornando ai campani, su tirendiconto.it, è possibile cliccare anche sul profilo di Vega Colonnese, la ex deputata che fino ad aprile 2018, come Stylo24 ha documentato, era ferma con i versamenti nelle casse del microcredito, ad agosto del 2017. Diciamo che un piccolo passo in avanti, lo ha fatto: ha coperto fino a dicembre, sempre del 2017.
All’appello mancano ancora tre mesi: gennaio, febbraio e marzo. Visto che Colonnese, alle scorse Politiche, non si è presentata. L’«album di figurine» che campeggia sulla sezione parlamentari è composta da 114 «portavoce», e come scrivevamo, la stragrande maggioranza è ferma con le restituzioni a dicembre del 2017. Fanno eccezione, ad esempio, l’attuale sottosegretario Claudio Cominardi e il deputato Filippo Gallinella: hanno barrato la casella fino a febbraio del 2018.
La figurina del fantomatico Mister X pentastellato
E poi c’è la «figurina» più ricercata, per accaparrarsi la quale, da bambini, ci volevano almeno 10 «pezzi» di calciatori di primissima fascia: un anonimo, niente immagine, e naturalmente niente nome e cognome. E tra l’altro, il fantomatico parlamentare, risulta aver effettuato restituzioni fino a settembre del 2017. Ma questo non doveva essere il sito della trasparenza, nato per rendicontare mese per mese i cittadini relativamente ai rimborsi? A guardare la sezione dedicata ai parlamentari non sembra proprio. A questo punto c’è da farsi qualche domanda: perché la rendicontazione dei parlamentari pentastellati della passata legislatura è ferma a più di un anno fa, e mancano all’appello i primi tre mesi del 2018? E come mai, non vi è traccia delle restituzioni degli attuali parlamentari, quelli della XVIII legislatura? I grillini hanno fatto della trasparenza uno dei cavalli di battaglia, ma quando si va sul sito tirendiconto.it sembra piuttosto di trovarsi davanti a un vecchio gioco da tavolo, «Indovina chi?». O sul portale della trasmissione Rai «Chi l’ha visto?».