Sono giorni febbrili per comprendere quale sarà, nel breve periodo, la consistenza e la forma di Italia Viva, il nuovo soggetto politico creato da Matteo Renzi. Tra le ipotesi, anche quella relativa all’approdo, nelle fila dell’ex premier, di due campani, che nel corso degli anni hanno sposato diversi progetti. Il primo è il 51enne irpino, Giuseppe De Mita (ex Dc, Ppi, Margherita, Pd, Unione di centro) nipote dell’ex presidente del Consiglio e più volte ministro, Ciriaco (che attualmente è sindaco di Nusco, centro dell’Avellinese dove è nato 91 anni fa).
Probabili cambi in vista per
Giuseppe De Mita e Gioacchino Alfano
Giuseppe De Mita, già deputato e vicepresidente della Regione Campania (nel corso della Giunta Caldoro ha ricoperto il ruolo di assessore al Turismo) lascerebbe L’Italia è Popolare, movimento che ha fondato insieme allo zio. Il cambio di casacca, è naturale, avrebbe proprio l’avallo di quest’ultimo, di cui Giuseppe è considerato il «delfino». Il secondo pronto a entrare in Italia Viva sarebbe un ex forzista, Gioacchino Alfano. In origine esponente di Forza Italia, il 56enne di Sant’Antonio Abate si è sempre più avvicinato alle posizioni dell’ex ministro Angelino Alfano (solo omonimo dell’abatese), fino a confluire prima in Ncd (nel 2013), e poi in Alternativa popolare, partito politico «continuazione» del dissolto Nuovo centrodestra.
Gioacchino Alfano, ex sottosegretario alla Difesa, non è riuscito a staccare il pass per Roma, alle elezioni politiche del 2018, e quindi starebbe provando a ricollocarsi in ambito locale, con l’obiettivo di diventare punto di riferimento della politica di Sant’Antonio Abate, dove è stato sindaco nel corso di due mandati.
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A proposito di primi cittadini in Campania – nel caso di vicesindaci, per essere precisi -, nei giorni scorsi, ha aderito al progetto di Renzi anche Sebastiano Gaeta (numero due dell’amministrazione comunale di Aiello del Sabato, piccolo centro in provincia di Avellino).