Si lavora, nel centrodestra campano, per prepararsi alla tornata regionale del 2020 e scegliere chi guiderà la coalizione anti De Luca. Per quanto riguarda le candidature, avanza quella di Caterina Miraglia, ex assessore alla Cultura a Palazzo Santa Lucia (giunta Caldoro), ex candidata di Forza Italia nel collegio di San Lorenzo-Chiaia-Posillipo alle scorse Politiche (a marzo del 2018, l’azzurra esce sconfitta dal confronto, si afferma il grillino Raffaele Bruno).
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A questo punto, nel caso dovesse concretizzarsi l’idea di candidare Miraglia, c’è da chiedersi in quale direzione (politica) andranno le scelte di Stefano Caldoro, che pure continua ad essere «quotato», e inserito tra i papabili alla guida del centrodestra nella corsa a Palazzo Santa Lucia.
D’altronde, con il cambio di Governo, per l’ex governatore si è fatta più complicata la situazione sul fronte Agcom, e appare difficile che la Lega (adesso in minoranza) possa «cedere» il ruolo di commissario a Forza Italia.
Dopo
il cambio di Governo,
«Mission: (quasi) impossible»
La missione diventa ancora più difficile, se non impossibile, nel caso in cui, gli azzurri riusciranno a ottenere la guida del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, vedi pure servizi segreti).
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Per Stefano Caldoro, anche in virtù dell’ipotesi Miraglia, non resterebbe altro da fare che partecipare alla tornata del 2020, come semplice papabile consigliere. Ma può l’ex governatore accontentarsi, e rinunciare a giocarsi la rivincita con chi lo ha sconfitto nel 2015?