Il destino del fondatore della Nuova camorra organizzata
di Giancarlo Tommasone
Dodici anni li ha compiuti lo scorso 30 ottobre, Denise Cutolo, è poco più di una bambina, ma agli occhi dello Stato è un’adulta, almeno per quel che riguarda i ferrei dettami che regolano il regime del carcere duro a cui è sottoposto suo padre, Raffaele, fondatore della Nuova camorra organizzata. Il regolamento stabilisce appunto, che chi ha più di 12 anni non potrà avere alcun contatto fisico con i reclusi sottoposti al 41bis. Il boss di Ottaviano, conosciuto anche come il professore, oggi 77enne (55 anni passati in carcere, 39 dei quali in isolamento), quindi, non potrà più abbracciare sua figlia e si vedrà costretto ad «accarezzarla» idealmente soltanto da dietro allo spesso vetro che divide il mondo degli uomini liberi da quello di chi è sepolto vivo sotto anni di condanne.
Cutolo è in carcere
da oltre 55 anni,
39 dei quali passati
in isolamento
A questo punto, il camorrista (che ha più volte dichiarato di essersi pentito solo davanti a Dio) è completamente solo, ha perso definitivamente anche la speranza di poter sfiorare la creatura, nata con l’inseminazione artificiale, dall’unione «sintetica» con Immacolata Iacone (oggi 55enne), che Cutolo ha sposato nel lontano 1983.

Il boss, nel corso di un incontro (avvenuto in un’area riservata del carcere di Parma, lo scorso 4 maggio), riferì al suo legale, l’avvocato Gaetano Aufiero: «Tra pochi mesi non potrò più abbracciarla (Denise), preferisco un’iniezione letale».
L’intervista a Immacolata Iacone: Denise è l’unico modo
che ha Raffaele Cutolo per ricordarsi di essere vivo
La piccola vive insieme alla madre a Ottaviano, e può far visita al padre ogni due mesi, per pochi minuti, unica consolazione, unica speranza di vita per un uomo dal destino ormai segnato, quello che quasi sicuramente lo vedrà concludere l’esistenza dietro le sbarre. Le condizioni di salute del 77enne sono estremamente delicate, come ha spiegato nel corso di una intervista a Stylo24, Immacolata Iacone. «Attualmente – ha raccontato la moglie del boss – assume 14 pillole al giorno, ha problemi di diabete, la sua vista è minata, è affetto da una seria prostatite e l’artrite non gli dà quasi più la possibilità di muovere le mani». E per quel che riguarda l’importanza di Denise per il padre, Iacone ha dichiarato: «E’ l’unico modo che ha per ricordarsi di essere vivo. Per Raffaele resta l’unica speranza». Una speranza che dal 30 ottobre scorso, il camorrista può «guardare» soltanto da dietro a un vetro.