Nell’ultima operazione della Mobile è finito in manette anche Salvatore ’o russo, che l’anno scorso aveva finito di scontare la condanna per l’omicidio di Annalisa Durante (vittima innocente della camorra)
Il «racket dei fitti», quello che viene contestato a quattro persone, ritenute appartenenti a un nuovo gruppo malavitoso dei Decumani, sulle cui tracce c’erano da un po’ di tempo, le forze dell’ordine. A finire in arresto – l’udienza di convalida potrebbe tenersi nella giornata di domani – sono stati Salvatore Giuliano (alias ’o russo, di 36 anni); suo cugino Cristiano Giuliano (27enne); Antonio Morra (di 32 anni); Giuliano Cedola (di 30 anni).
Sono accusati di avere preteso il fitto da alcuni extracomunitari che vivono in un basso in Vico Pace, a Forcella. Basso una volta della famiglia Giuliano, e adesso di un altro proprietario. I quattro sono stati intercettati e arrestati dagli agenti della Mobile, perché avrebbero preteso il denaro dagli inquilini, come avrebbero fatto, in precedenza, con altri extracomunitari. Tra le persone arrestate, la più nota è sicuramente Salvatore Giuliano; il figlio di Luigi zecchetella, dopo aver scontato una condanna definitiva per l’omicidio dell’innocente Annalisa Durante, era rientrato a Forcella da circa un anno.