di Giancarlo Tommasone
In totale saranno ottantatré i marittimi che nella giornata di domenica saranno lasciati a terra. Con tanti dubbi per il futuro, naturalmente parliamo di futuro lavorativo.
Quarantuno quelli che sbarcheranno dal traghetto Florencia, 42 invece scenderanno dalla Cartour Gamma. Entrambe le navi effettuano servizio di collegamento tra Napoli a Catania ed entrambe fanno parte del gruppo New TTTLines.
Nelle scorse ore proprio i marittimi a bordo delle due navi hanno indetto uno sciopero, per tale motivo i traghetti non lasceranno l’attracco.
La protesta dei marittimi in Piazza del Plebiscito
E’ stata una giornata febbrile per i dipendenti di New TTT Lines (gestita dagli armatori Matacena e Grimaldi, con rispettive quote del 50%). All’origine della protesta il paventato rischio per i livelli occupazionali dei dipendenti dopo la cessione delle rotte alla Grimaldi. La protesta ha avuto luogo in Piazza del Plebiscito; i lavoratori sono stati affiancati dai componenti dell’associazione Marittimi per il Futuro di Torre del Greco. «Le nostre navi – ha spiegato al megafono uno dei manifestanti – fanno bella mostra a poppa del tricolore ma la percentuale di lavoratori italiani che ci lavorano rimane bassissima. Non siamo razzisti – ha tenuto a spiegare – ma fino a quando il costo del lavoro dipenderà dalla nazionalità dei lavoratori il nostro futuro sarà a rischio». Non si può non fare riferimento alla «battaglia navale», quella del navigare italiano, che da mesi focalizza l’attenzione dei marittimi e che si «combatte» a distanza tra gli armatori Vincenzo Onorato e Manuel Grimaldi.

Il rischio è rappresentato dal «contratto a chiamata»
Il timore, tengono a precisare i lavoratori, sarebbe giustificato dalla possibilità che dopo la vendita delle rotte da parte della attuale società alla Grimaldi, «si rischi di essere assimilati dalla nuova società con il contratto a chiamata e non più ‘particolare’ che prevedeva la garanzia di lavoro per sei mesi all’anno».

Nel pomeriggio si è tenuta pure una riunione in Prefettura, in cui sarebbero state date garanzie ai dipendenti della New TTT Lines. Il punto è che al momento, le garanzie sarebbero rappresentate da una intesa verbale che pare esista, tra gli armatori Matacena e Grimaldi sul reimpiego del personale marittimo e amministrativo a bordo delle navi della nuova società; accordo di cui però i dipendenti chiedono la ratifica «con tutti i crismi». Per tale motivo hanno chiesto al prefetto di convocare l’armatore partenopeo Manuel Grimaldi, affinché si impegni a fugare ogni dubbio sul futuro lavorativo dei dipendenti della New TTT Lines. Una risposta si attende già dalla giornata di domani.
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