di Giancarlo Tommasone
Il Premio di Giornalismo Biagio Agnes, tenutosi la scorsa settimana a Sorrento, ha sollevato un bel po’ di polemiche, soprattutto per il budget (soldi dei contribuenti) messo a disposizione dal Comune per lo svolgimento della kermesse culturale: ben 120mila euro. Su quello che è diventato un «caso», come evidenziato dal nostro giornale, è intervenuto il sindaco della «perla» della costiera, Giuseppe Cuomo.

Sindaco, non crede siano un po’ troppi 120mila euro per ospitare un evento culturale?
Assolutamente no. E’ una manifestazione che porta nella nostra città il fior fiore del giornalismo italiano e internazionale e artisti di indubbia fama, quindi va inteso come un evento di lustro per Sorrento. Del resto, giusto per far comprendere il livello della kermesse, va sottolineato il fatto che la fase finale del premio sarà riproposta in seconda serata da Rai Uno.
(Quest’anno però l’unico premiato straniero è stato il direttore di Le Monde). Non ritiene che i sorrentini siano stati tagliati fuori dagli appuntamenti del premio? Due convegni si sono svolti nel «chiuso» del Comune, mentre per assistere alla serata a Marina Grande c’era bisogno dell’invito.
I seminari erano aperti a tutti, quindi chiunque, sorrentini (e non), avrebbe potuto assistervi. Per quanto riguarda invece la serata finale che si è tenuta a Marina Grande con l’assegnazione dei riconoscimenti, quella degli inviti è la linea che segue l’organizzazione del premio.
Ritornando ai costi, come mai Capri, tre anni fa, ha investito per la manifestazione, 12mila euro e il Comune di Sorrento (nel 2018) dieci volte tanto? Infatti Capri ha perso la kermesse. E d’altronde potrei ipotizzare che quella dell’Amministrazione caprese sia stata una scelta politica, diversa dalla nostra.
Sorrento (come Capri) è un «brand» riconosciuto a livello planetario, che benefici trae in termini di immagine dal Premio Biagio Agnes?
Non dimentichiamo che stiamo parlando di cultura e per quanto riguarda le ripercussioni dal punto di vista della visibilità ci sono, eccome. E poi questa linea e questo argomento sono stati portati avanti in campagna elettorale, nell’ambito del programma stilato proprio per la crescita della città. Per quanto riguarda i risultati sono buoni e quindi riteniamo che ospitare il premio sia la scelta giusta.
Quindi ci sembra di capire che sarà ospitato anche l’anno prossimo?
Vedremo, bisogna fare un bilancio della manifestazione di quest’anno, poi più in là, interfacciarsi con la Fondazione (Fondazione Biagio Agnes, ndr) e prendere decisioni anche a livello comunale.
Solo per la sistemazione in albergo delle personalità intervenute al Premio Biagio Agnes, si sono spesi quasi 66mila euro. Per ridurre i costi non sarebbe stato meglio attuare una convenzione con gli hotel sorrentini?
Grazie alla collaborazione con Federalberghi abbiamo potuto usufruire di uno sconto del 50%. Quindi, da questo punto di vista, i costi sono stati attutiti.

Federalberghi sponsorizza anche gli straordinari notturni di alcuni agenti della polizia locale.
E non solo questo, la collaborazione con Federalberghi riguarda quasi tutti i progetti che portiamo avanti a Sorrento. Con Federalberghi c’è, da sempre, sinergia.