di Giancarlo Tommasone
Nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta corruzione al porto di Napoli, è emerso anche un episodio che vede indagati Emilio Squillante (ex segretario generale dell’Authority), la sua compagna Maria Teresa Valiante (dipendente presso l’Autorità portuale) e Marco Majorano (referente della compagnia armatoriale Ttt Lines). La vicenda è quella relativa all’affidamento della concessione demaniale marittima del manufatto «ex Cogemar». Che come abbiamo visto nell’articolo pubblicato ieri, fu aggiudicato alla Ttt Lines, con l’adozione della delibera numero 63 dell’undici dicembre del 2017.
La vicenda
relativa
alla concessione
del manufatto
«ex Cogemar»
Attraverso l’adozione del documento, il comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema portuale, dispone di affidare «in concessione demaniale marittima il manufatto ex Cogemar per un periodo di 10 anni, nonché rilasciare a favore della stessa Ttt Lines l’autorizzazione (ex articolo 16 L.84/94) per le attività di carico/scarico di autoveicoli e automezzi e di ogni altro materiale destinato al traffico cabotiero per conto terzi, nel porto di Napoli, per un analogo periodo decennale».
I riscontri
investigativi
Secondo i riscontri investigativi, supportati da una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali, è emerso, come è scritto testualmente nell’ordinanza, che Squillante «si è ingerito nella procedura amministrativa per l’assegnazione di detta concessione (…) al fine di favorire la Compagnia marittima Ttt Lines». A supporto della tesi accusatoria, scrivevamo, anche attività di intelligence e l’incrocio di dati, effettuati dalle forze dell’ordine.
Il presunto
incontro
tra Emilio Squillante
e Fabio Cannavaro
Nell’ordinanza e in una nota dello stesso documento, che riporteremo (come sempre facciamo), in maniera testuale, si parla anche di un presunto incontro tra Squillante e l’ex calciatore Fabio Cannavaro. Una premessa doverosa: Fabio Cannavaro e Alexis Tomasos (armatore greco della Ttt Lines) sono assolutamente estranei alla vicenda che vede indagato Squillante. Allo stesso modo, va pure sottolineato, che Fabio Cannavaro e Alexis Tomasos, sono assolutamente estranei all’inchiesta in oggetto.
Il passaggio dell’ordinanza
in cui si fa riferimento
all’ex calciatore
Riportiamo quanto segue, per mero dovere di cronaca. «Ebbene sono stati acquisiti concreti elementi per ritenere che tale orientamento (relativo al presunto convincimento da parte di Squillante, nei confronti di Ugo Vestri, presidente della Commissione interna che si occupa di esaminare le richieste giunte da parte di Ttt Lines e Snav, per la concessione demaniale marittima dell’ex Cogemar, ndr) non è il risultato di una imparziale valutazione delle istanze di concessione, in quanto lo Squillante è in rapporti “privilegiati” con i rappresentanti della TTT Lines», è scritto nell’ordinanza.
Nella nota (numero 9) relativa all’ultimo passaggio riportato dell’ordinanza, si legge: «Al riguardo, appaiono anche significative le circostanze che fino al 2013 lo Squillante è stato Presidente di un’associazione sportiva, denominata “Fair Play Football Leader” della quale era vice presidente il console Alexis Tomasos, armatore greco della TTT Lines. Inoltre è anche emerso che Squillante, alcuni mesi or sono, si sia incontrato con l’ex calciatore Fabio Cannavaro, per agevolare il proprio figlio nell’attività sportiva calcistica e da fonti aperte è risultato che nel 2015, Fabio Cannavaro, nel cercare un’abitazione al portiere del Napoli Josè Manuel Reina si sia rivolto anche a Alexis Tomasos».
I rapporti tra Squillante
e l’imprenditore Alexis Tomasos
(armatore greco della Ttt Lines)
Ritornando all’inchiesta, le accuse, a vario titolo, nei confronti degli indagati, sono quelle di associazione per delinquere, corruzione, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture. Squillante (che non risponde di associazione per delinquere), lo scorso 27 maggio era stato raggiunto da una misura di interdizione dai pubblici uffici, per la durata di 12 mesi.
Lo scorso 4 giugno, l’ex segretario generale (assistito dall’avvocato Mario Ianulardo) ha potuto chiarire la sua posizione in merito alle accuse contestategli. Resta indagato, ma alla fine dell’udienza, è stata revocata la citata misura interdittiva.