di Giancarlo Tommasone
Qualcosa si è mosso, dopo l’inchiesta di Stylo24. Nei giorni scorsi la nostra testata si è occupata della questione relativa alla mancanza di parcheggi per gli operatori (dipendenti di strutture private e cantieri) che lavorano nel porto di Napoli.
La vicenda era emersa
in tutta la sua criticità dopo la raffica di multe (sanzioni che si attestano sui cento euro) elevate
nei confronti di chi aveva lasciato la propria auto nell’area di Calata Marinella
Bisogna ricordare che all’intero dell’intero scalo partenopeo vige una ordinanza di divieto e parcheggio per i veicoli e che detta area di Calata Marinella è stata utilizzata per anni dai lavoratori, a mo’ (è proprio il caso di dirlo) di «porto franco».
Fino a quando, nelle scorse settimane, non c’è stata l’operazione della Capitaneria che ha portato all’emissione di una settantina di verbali. A questo punto i lavoratori si sono rivolti alla Security dell’Autorità portuale di Napoli. L’incontro, informale, si è svolto alla fine di dicembre scorso. Durante la riunione la Security aveva proposto un «piano» per venire incontro alle esigenze degli operatori.
Si tratta dell’eventuale utilizzo per il parcheggio, fanno sapere dall’Authority,
di un’area di 500 metri quadrati che si trova nel perimetro antistante i silos granari, nei pressi dei Cantieri Megaride e dunque proprio nella zona di Calata Marinella
«Dopo la proposta – hanno spiegato a Stylo24 fonti dell’Adsp del Mar Tirreno Centrale – abbiamo atteso feedback da parte degli operatori. La risposta è arrivata nei giorni scorsi, con l’accettazione della nostra proposta». Naturalmente, al momento, è una eventualità da vagliare e da ufficializzare attraverso un atto. Un primo step, comunque, è stato effettuato, bisogna adesso vedere in che modo si snoderà l’iter per rendere la suddetta area di 500 metri usufruibile per il parcheggio, in maniera ufficiale e secondo i crismi della normativa vigente.