Riceviamo, e pubblichiamo, dal segretario generale Filt-Cgil Campania, Amedeo D’Alessio, la seguente nota in risposta al precedente articolo di Stylo24 «Ultimatum ai camalli, la CGIL si spacca su portuali e presidente Spirito»
La FILT-CGIL ancora una volta è costretta a prendere le distanze da Stylo 24 e ribadisce con fermezza il proprio dissenso con la linea editoriale del giornale, tesa unicamente a screditare fatti e persone, secondo un “modello” già combattuto in passato.
La FILT-CGIL ribadisce la propria azione, unitaria e confederale, volta alla tutela del lavoro portuale, regolato dalla legge 84/94 e dal contratto collettivo nazionale, di cui chiede con forza e molteplici iniziative la piena applicazione nel Porto di Napoli. La FILT CGIL sostiene a ogni livello di rappresentanza l’azione di tutti coloro che operano nel rispetto delle regole e contrasta con fermezza, decisione e con gli strumenti che le sono propri, ogni politica, aziendale e non, finalizzata a scardinare un mercato regolato.
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La risposta del direttore di Stylo24
Che un sindacato, che dovrebbe solo pensare a tutelare i lavoratori, attacchi un giornale prendendone le «distanze» ed esprimendo «dissenso» dalla linea editoriale è una cosa che si può vedere solo nella libera repubblica del porto di Napoli.
La nota del segretario D’Alessio non spiega però perché i rappresentanti locali della Cgil dicano cose divergenti dalla posizione del segretario di categoria sui camalli e sulla gestione Spirito, ma si limita a bocciare (bontà loro) il nostro modo di fare informazione.
Ne siamo addolorati, ma nello strazio abbiamo finalmente capito perché i sindacati stanno sprofondando nell’indice di affidabilità e di fiducia degli italiani e perché i lavoratori decidono di non tesserarsi più.