di Giancarlo Tommasone
L’impressione è che da un alcuni anni ci sia una politica ministeriale di sfoltimento dei porto d’armi per la seconda pistola ai tutori dell’ordine. Sul perché di tale atteggiamento fonti del dicastero glissano, parlando di «limitazioni dovute semplicemente agli excursus di alcuni soggetti che ne facciano richiesta per la prima volta o che ne chiedano il rinnovo».
PER IL RINNOVO DEL PORTO D’ARMI
I TEMPI POSSONO ANDARE ANCHE
DAGLI OTTO MESI AD UN ANNO
Che cosa indichi il generico «excursus» non è dato sapere. Inutile chiedere oltre, non c’è risposta. Nel frattempo nella Prefettura di Napoli – come capita pure a Caserta – per il rinnovo del porto d’armi per la seconda pistola possono passare anche dagli otto mesi ad un anno. Senza contare le bocciature delle pratiche. Il «no» è arrivato ad esempio perfino a uomini della Mobile, della Catturandi e del Ros, solo per citare reparti estremamente esposti.
Si tratta di personale impegnato non solo in territori di camorra ma che dovrebbe rappresentare il terminale maggiormente offensivo e nel caso opposto la retroguardia arcigna delle forze dell’ordine contro la criminalità. A ben vedere le bocciature hanno riguardato spesso anche poliziotti o carabinieri che hanno presentato certificati di idoneità psico-fisica perfetti. E la cui condotta professionale non è stata mai intaccata dalla benché minima nota di richiamo.
IL PORTO D’ARMI PER LA SECONDA ARMA
E’ DIVENTATO UNA VERA NECESSITA’
Ma quale la necessità della seconda arma? La pistola in dotazione alle forze di polizia è la Beretta 92FS, lunga 21,7 centimetri e pesante circa un chilo. Un’arma che è l’antitesi della comodità. Non può essere occultata facilmente e in caso di abbigliamento più leggero – anche per non mettere in pericolo la pubblica incolumità – è praticamente impossibile portarsela dietro. A meno che non si voglia ricorrere alle fondine sulle t-shirt o a quelle che rimandano al far west.

Per tale motivo alcuni tutori della legge, accanto all’arma di ordinanza hanno chiesto la «licenza» per usarne una più piccola e «pratica». La scelta è ricaduta ad esempio su una Glock: la cartuccia è sempre la 9×19 mm Parabellum, il peso però è di circa 600 grammi per una lunghezza che nel modello compact è di 17,4 cm. In molti casi il via libera è arrivato dopo 6-8 mesi, in altri la richiesta è stata bocciata.
IL PROBLEMA DEI TEMPI LUNGHI
PER IL RINNOVO DEL PORTO D’ARMI
COINVOLGE ANCHE I METRONOTTE
Il problema relativo ai tempi lunghi affligge anche i metronotte. Il nodo della questione, sottolineano appartenenti alla categoria, sta nel fatto che «sottoscriviamo contratti a termine anche di sei mesi. E se ne dobbiamo aspettare altrettanti per il rinnovo del porto d’armi significa che restiamo senza lavoro».