«Nel confidare nell’operato della magistratura riteniamo doveroso sottolineare che gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Poggioreale svolgono il loro servizio in ossequio del mandato istituzionale secondo trasparenza e legalità oltre che con spirito di sacrificio e spiccato del dovere grazie ai quali fanno fronte alle molteplici criticità quali ad esempio la grave carenza di personale che si attesta sulle 300 unità ed il sovraffollamento».

Lo sottolinea, in una nota, il segretario regionale dell’Uspp, Ciro Auricchio, che così commenta la vicenda dei dodici agenti della polizia penitenziaria a processo per presunte violenze sui detenuti nel carcere di Poggioreale.
I fatti contestati agli agenti – secondo quanto riferito dai detenuti che hanno denunciato i presunti pestaggi – si sarebbero verificati alcuni anni fa in un locale del carcere chiamato «cella zero».
Il giudice monocratico della terza sezione penale, Lucio Galeota, dopo la costituzione delle parti, ha fissato la prossima udienza per il primo marzo 2018.
L’avviso di conclusione indagini ha riguardato, inizialmente, oltre una ventina di agenti. Gli inquirenti, dopo avere ascoltato gli indagati e acquisito memorie difensive, hanno chiesto l’archiviazione per alcuni degli agenti.