di Giancarlo Tommasone
Dai circa 20mila euro lordi percepiti annualmente come consigliere comunale, da capo di Gabinetto della Città Metropolitana, Pietro Rinaldi potrebbe vedere il suo compenso diventare più di quattro volte tanto.
In effetti,
lo stipendio
del predecessore
a Palazzo Matteotti,
Alessandro Nardi,
si attestava
sui 90mila euro
Ragion per cui, è ipotizzabile, che proprio da quella cifra si ripartirà per stabilire quanto sarà dovuto ogni 12 mesi all’avvocato, ex vertice di Insurgencia ed ex consigliere comunale arancione. Naturalmente facciamo i conti senza l’oste, anche perché al momento, fanno sapere fonti dell’ex Provincia, sarebbe tutto in fieri e la nomina di Rinaldi «è solo una delle tante ipotesi, l’unica cosa che sappiamo e che è sicura, è relativa al fatto che in Città Metropolitana adesso non c’è il capo di Gabinetto».
E quindi anche per il compenso annuale di Rinaldi,
bisognerà aspettare la produzione dell’eventuale regolamento
E per quanto riguarda appunto una cifra ufficiosa? «Mah, parliamo per parlare, è normale che si dovrebbe ripartire dai 90mila euro che percepiva Nardi, magari lo stipendio di chi verrà al suo posto, sarà leggermente più sostanzioso», dichiara la fonte a Stylo24.
Nardi è oggi presidente di Mostra d’Oltremare, e secondo quanto si è «avverato» finora, sembra molto improbabile che il posto di capo di Gabinetto sfugga a Rinaldi, ma poi, nella vita, non si può mai sapere. Giusto per fare un po’ di conti, l’ex consigliere comunale nel 2018 ha presentato una dichiarazione (relativa al 2017) che alla voce reddito imponibile fa segnare 54.829 euro. Se tutto dovesse andare, come dovrebbe, Rinaldi sarà il nuovo capo di Gabinetto della Città Metropolitana, con uno stipendio dai 90mila euro in su all’anno. E allora, il «sacrificio» di abbandonare lo scranno a Via Verdi non sarà stato fatto invano. Anzi.