Toni dispregiativi per definire gli ambulanti extracomunitari da taglieggiare
Il clan Mazzarella di Napoli usa toni dispregiativi, li chiama «scimmiette», per definire gli ambulanti immigrati che tengono sotto torchio imponendo il «pizzo». A rivelarlo è un pizzino sequestrato dalla Polizia di Stato nel corso di una perquisizione disposta pochi giorni dopo il raid compiuto il 4 gennaio 2017 nel noto mercato della Maddalena.
Quel giorno un commando fece fuoco tra le bancarelle ferendo tre extracomunitari e una bimba di dieci anni. Una strage sfiorata. A scrivere quel messaggio per gli investigatori è stato Salvatore Barile, reggente dei Mazzarella, che in quel frangente è detenuto.
Il pizzino è stato trovato dai poliziotti del commissariato Vicaria-Mercato il primo febbraio 2018, in un ristorante sottoposto a perquisizione. Per il raid nel mercato vennero poi arrestate cinque persone, ritenute tutte persone legate ai Mazzarella. «Non farmi stare in pensiero… – scrive Barile nel pizzino palesemente preoccupato per la sparatoria – io un po’ ed esco ma se voi vi bruciate, mannaggia. E segna il fatto dei soldi delle scimmiette…».