Paura a Ponticelli: residenti nel panico dopo l’agguato di mercoledì ai danni di De Martino. Scattano le prime perquisizioni, al setaccio le basi di stupefacenti.
Dopo il terribile agguato di tre giorni fa, i residenti della zona del Rione De Gasperi sono caduti nel panico, e come una terribile nostalgia di qualche mese orsono, è tornato il coprifuoco, ma non per qualche triste dpcm, bensì per imposizioni della malavita, visto che è rischioso camminare in giro e ritrovarsi nel bel mezzo di una rappresaglia.
Le indagini sull’omicidio del 45enne Salvatore De Martino stanno entrando nel vivo: la polizia è quasi certa che l’assassinio dell’ex uomo dei Sarno, ed il ferimento del socio Salvatore Scarpato, sia maturato nell’ambito dei traffici di droga. Il profilo di De Martino è collocato come un criminale di medio livello, nonostante un importante casellario giudiziario. E’ noto, però, che De Martino aveva deciso di smerciare droga in maniera autonoma, senza dar conto ai temibili De Luca Bossa, comandanti del Rione De Gasperi. Comunque, è rimasto nel quartiere, e probabilmente gli è costata cara. Le piazze di spaccio di via De Meis, come rivelato anche di recente da diversi collaboratori di giustizia, mantengono oggi una certa indipendenza ma i cartelli rivali, i De Luca Bossa-Minichini, e i De Micco-De Martino, sono però impegnati in una guerra senza quartiere il cui scopo è proprio l’imposizione del pizzo del pizzo ai capipiazza.
Gli investigatori che stanno lavorando al caso, non escludono comunque nessuna pista, neanche quella di un attacco proveniente da un clan rivale, che potrebbero essere i De Micco-De Martino, rinvigoriti dalla scarcerazione del boss Marco.
La potenza di fuoco è stata devastante, l’aria nel quartiere è tornata ad essere molto pesante, e solo per caso non ne è rimasto secco qualche innocente passante.